Nel numero 67 di questa rubrica (dicembre 2002)
avevamo constatato come gli investimenti pubblicitari in Italia nel 2001 e nel 2002
fossero notevolmente più bassi di quanto avevano previsto gli
operatori del settore. Secondo i dati presentati da da Intermatrix-Astra-Upa
nell'aprile 2004 cè stata una leggera ripresa nel 2003, ma
il totale è rimasto al di sotto di quello che si era raggiunto nel 2000.
Landamento negli ultimi cinque anni è riassunto in questa tabella.
Investimenti pubblicitari in Italia
1999-2003
(milioni di euro)
|
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
Televisione |
3.837 |
4.047 |
4.139 |
4.150 |
4.335 |
Stampa |
2.698 |
3.304 |
3.086 |
2.874 |
2.864 |
Esterna |
598 |
688 |
915 |
669 |
687 |
Radio |
431 |
499 |
458 |
440 |
470 |
Cinema |
48 |
54 |
69 |
60 |
75 |
Totale * |
8.303 |
9.354 |
9.389 |
8.893 |
9.155 |
Internet |
25 |
73 |
44 |
88 |
93 |
* Mezzi pubblicitari
classici compresi i costi di produzione
Nel 2003 rispetto al 2000 il totale dei mezzi
classici è diminuito del 2 %. La televisione è
cresciuta del 7 % mentre la stampa è diminuita del 33 %.
La pubblicità esterna è allo stesso livello del 2000,
la radio è diminuita del 6 %. In dimensioni molto
piccole rispetto al totale il cinema è cresciuto del 39 %
e la pubblicità nellinternet del 27 %.
Continua a confermarsi un predominio della televisione in
Italia molto più forte che nella maggior parte dei
paesi europei. È lunico settore in costante crescita
nonostante varie fasi di crisi della pubblicità
e, in generale, della comuniazione dimpresa.
La stampa è in costante diminuzione dopo il 2000
(anche se il cedimento è meno accentuato nel 2003).
Un aumento anomalo della pubblicità
esterna nel 2001 era dovuto prevalentemente alle campagne
elettorali (qualcosa di simile potrebbe ripetersi nel 2004)
con un andamento più statico nel 2002-2003 (ma non
in diminuzione rispetto al 2000). La radio appare in ripresa nel 2003
(ma ancora sotto il livello del 2000) mentre nel suo piccolo
risulta di nuovo in aumento la pubblicità nelle sale cinematografiche.
Sembra in crescita (sempre in un ambito molto piccolo rispetto alle
spese totali in comunicazione d'impresa) anche la pubblicità
su siti web ritorneremo su questo tema poco più avanti.
Può essere utile osservare questo andamento anche in un grafico.
Investimenti pubblicitari in Italia
1998-2003
(miloni di euro)
Il
tracciato pallido per il totale, nella parte alta
del grafico,
rappresenta la tendenza come era stata prevista
allinizio del 2001
Le attuali previsioni indicano per il 2004-2005 una crescita
analoga a quella del 2003 rispetto al 2002, con un più forte
aumento nel 2006. Se queste previsioni si avverassero si ritornerebbe
nel 2004 al livello del 2000 e nel 2006 si arriverebbe a quei 10 miliardi
di euro che le precedenti proiezioni ritenevano raggiungibili nel 2001.
La prossima tabella riassume la situazione per settori merceologici
in base ai dati Nielsen per lanno 2003 (sono qui elencate le
cetegorie con una presenza superiore al 2 % del totale).
Investimenti
pubblicitari in Italia
per settore merceologico 2003
(percentuali sul totale)
Alimentari e bevande |
25,3 |
Automobili |
11,8 |
Cura persona e toiletries |
9,4 |
Telecomunicazioni |
8,2 |
Abbigliamento |
6,3 |
Editoria e media |
6,2 |
Gestione casa |
4,1 |
Abitazione |
3,8 |
Distribuzione |
3,5 |
Finanza e asicurazioni |
3,4 |
Farmaceutici e sanitari |
2,9 |
Turismo e viaggi |
2,3 |
Oggetti personali |
2,1 |
Come vediamo, hanno ripreso il predominio le categorie
tradizionali, con una forte presenza del settore
alimentare. I classici prodotti di largo consumo
sono circa il 40 % del totale. Fra le categorie nuove
ha una presenza rilevante solo quella delle telecomunicazioni
(che significa prevalentemente telefonia in particolare cellulari).
I prodotti e servizi di alta tecnologia, che nel
1999-2000 sembravano avere il maggior potenziale di sviluppo,
ora hanno una presenza molto ridotta: sommando i settori
informatica e fotografia e audio-video
si supera di poco il 2 % degli investimenti pubblicitari in Italia.
(Va ricordato che nel periodo della bolla speculativa
vistosi investimenti pubblicitari, in Italia come in altri paesi, intesi a
gonfiare i finanziamenti e le quotazioni di borsa più che a ottenere
affermazioni sul mercato, contribuirono ad accelerare la catastrofe).
Per quanto riguarda linternet, la pubblicità su siti
web sembra arrivata nel 2003 alluno per cento rispetto ai
mezzi classici (0,6 % sul totale della comunicazione
dimpresa). Occorre, come sempre, tener conto del fatto che
circa la metà delle cifre indicate riguarda partite di
giro e non investimenti dallesterno del settore.
Perciò una stima realistica si colloca a circa 0,5 % dei mezzi
classici e 0,3 % della comunicazione dimpresa.
Enormemente meno di quanto si immaginava qualche anno fa,
ma un po più di ciò che indicavano
proiezioni più recenti, come vediamo nel prossimo grafico.
Pubblicità
online in Italia
1999-2003
(milioni
di euro)
Il tracciato
verde rappresenta le previsioni
che erano state diffuse allinizio
del 2001.
Quello rosso mostra la proiezione
ridefinita dalla
stessa fonte nel 2002.
Sembra che ci sia una modesta, quanto imprevista, crescita
nel 2002-2003. Si conferma, comunque, che la pubblicità
su siti web è una parte molto piccola degli investimenti
delle imprese in attività online che, nel loro
complesso, hanno dimensioni molto più ampie e una
crescita non facilmente misurabile, ma notevolmente più
forte di ciò che risulta dai dati sulla pubblicità.
Il prossimo grafico confronta landamento della
pubblicità con lo sviluppo complessivo
dellattività online in Italia.
Host internet e pubblicità
online in Italia
1999 = 100
I numeri di hoscount sono
disponibili dal 1990
ma non ci sono informazioni signifivative
sulla
pubblicità online in Italia prima del 1999.
Naturalmente non tutte le presenze online sono riconducibili ad
attività delle imprese. Ma è evidente che lo sviluppo
dellItalia nellinternet (vedi i dati europei
e internazionali) è molto più
ampio e più dinamico di ciò che si può misurare
valutando solo le spese pubblicitarie.
Un altrro confronto si può fare rispetto alla crescita del numero
di persone in Italia che si collegano allinternet, come vediamo
nel prossimo grafico.
Persone che
si collegano allinternet
e pubblicità
online in Italia
1999 = 100
Per analisi più dettagliate sulluso dellinternet
vedi dati italiani. Finora le valutazioni sulla
pubblicità online sono troppo incerte, e landamento troppo
discontinuo, perché se ne possano trarre deduzioni significative. Ma
non sarebbe irragionevole immaghinare che si possa andare verso una coerenza
fra la crescita del numero di persone che si collegano allinternet
e le spese in pubblicità intesa a raggiungerle.
Comunque si conferma ciò che, fin dallinizio, è
stato osservato in queste pagine. La pubblicità è solo una
piccola parte delle attività online e non è la forma più
rilevante di investimento delle imprese in rete.
Precedenti osservazioni su questo argomento si trovano nei numeri
6, 16,
44, 56,
57, 60,
64 e 67
del Mercante in rete.