Dati sullinternet in Europa
(hostcount)
A cura di Giancarlo Livraghi
Analisi aggiornate il 29 agosto 2013
(i dati più recenti sono del giugno 2013)
Il prossimo aggiornamento avverrà
probabilmente
in marzo o aprile 2014
Questa analisi è aggiornata in base ai dati internazionali del giugno 2013 (pubblicati il 13 agosto 2013) Analisi precedenti, a partire dallagosto 1997, si trovano in vari numeri della rubrica Il mercante in rete. Per le annotazioni sul metodo |
Crescita dellinternet in Europa
Questa è la crescita del numero di host internet europei dal 1990 al 2012.
1990 29.000
1991 130.000
1992 284.000
1993 553.000
1994 1.029.000
1995 2.206.000
1996 3.674.000
1997 5.790.000
1998 7.872.000
1999 10.268.000
2000 15.804.000
2001 22.332.000
2002 27.241.000
2003 33.708.000
2004 53.965.000
2005 71.888.000
2006 87.606.000
2007 121.869.000
2008 140.131.000
2009 152.847.000
2010 166.570.000
2011 179.514.000
2012 196.393.000
2013 224.000.000
Il numero per il 2013 è una proiezione basata sui dati del primo semestre.
Vediamo questo andamento, dal 1993 al 2012, come grafico.
Host internet in Europa 1993-2012
Numeri in milioniNel 1996-1997 (dopo bizzarre profezie su unimmaginaria crescita esponenziale) cerano stati alcuni tentativi di interpretare i dati di crescita dellinternet in Europa e nel mondo secondo una curva logica o gaussiana che permettesse di fare proiezioni e previsioni. Ma landamento dei dati non ha confermato quelle ipotesi. Ha un tracciato che non è riconducibile ad alcuna progressione coerente. Lo sviluppo è soggetto a troppi fattori diversi per poter tracciare proiezioni attendibili. A questo proposito, vedi unanalisi delle proiezioni fatte alcuni anni fa rispetto ai fatti che si sono poi verificati.
Sembra che dal 2004 al 2007 ci sia stata, particolarmente in Europa, unaccelerazione nella crescita dellinternet. Nel 2008-2012 è continuato un forte sviluppo, con un andamento che sembra più lineare. Comunque la valutazione delle tendenze deve sempre essere fatta su periodi estesi nel tempo.
Situazione dellinternet in Europa
Prima di esaminare la situazione in Europa mi sembra opportuno aprire una piccola parentesi che riguarda specificamente lItalia. Questo grafico rappresenta levoluzione del hostcount italiano rispetto al totale europeo dal 1991 al 2012.
Host internet in Italia come % dellEuropa
1991-2012
Unanalisi analoga rispetto al totale mondiale si trova nel documento sui dati internazionali
Un diverso andamento negli ultimi otto anni è dovuto alle accelerazioni di altri paesi più che a una crescita meno veloce dellItalia. Vedremo nei prossimi anni se la percentuale tenderà a crescere di nuovo o rimanere più stabile, ma comunque la situazione è molto diversa da come era quindici o venti anni fa.
Anche da altre analisi risulta che cè stato un cambiamento di tendenza a partire dalla seconda metà degli anni 90. Ma, mentre altri indicatori (riguardanti il numero di persone online vedi dati italiani) segnalavano un rallentamento fra il 2001 e il 2003, i dati di hostcount in Italia continuavano a crescere anche in quel periodo e sono a un livello molto più alto di quanto si potesse immaginare nelle prime fasi di allargamento di uso dellinternet.
Vediamo un aggiornamento della tabella che analizza i dati per i 48 paesi europei (compresi due, alla fine dellelenco, che non sono politicamente indipendenti, ma hanno un proprio top lelvel domain.
Numero di host
giugno 2013Per 1000
abitantiGermania 34.904.481 482,8 Gran Bretagna * 30.000.000 480,6 Francia * 28.000.000 428,5 Italia 26.346.473 443,4 Spagna * 17.000.000 417,6 Russia 15.430.799 108,0 Olanda 14.011.944 837,7 Polonia 13.535.863 351,6 Svezia ** 6.282.195 662,5 Belgio 5.380.902 401,5 Svizzera 5.322.252 669,2 Finlandia 4.762.553 881,8 Danimarca 4.321.123 846,0 Repubblica Ceca 4.184.325 396,2 Portogallo 4.003.039 349,2 Austria 3.646.960 437,2 Norvegia 3.587.656 719,6 Grecia 3.407.797 315,9 Ungheria 3.196.292 320,2 Romania 2.011.478 152,0 Ucraina 2.589.021 56,8 Irlanda 1.528.883 333,2 Slovacchia 1.459.801 270,5 Croazia 1.344.819 313,4 Lituania 1.321.862 432,8 Serbia 1.142.592 160,5 Bulgaria 976.277 132,6 Estonia 888.916 687,0 Slovenia * 700.000 341,5 Moldavia 678.450 169,7 Lettonia 422.536 204,1 Islanda 389,593 1368,5 Georgia 358,109 81,9 Bielorussia 302.560 31,8 Lussemburgo 260.666 592,4 Armenia 194.142 60,4 Bosnia Erzegovina 155.252 35,5 Macedonia 78.709 38,9 Azerbaijan 46.856 5,2 Andorra 28.402 430,3 Monaco 28.018 903,8 Malta 26.946 56,5 Albania 15.528 5,5 Liechtenstein 14.287 398,9 Montenegro 14.082 22,7 San Marino 11.097 346,8 Faroe 8.976 187,0 Gibilterra 3.531 130,8 su domain .eu 224.648 Unione Europea 171.498.000 400,0 Europa 201.769.000 286,7 * I dati disponibili per Gran Bretagna, Francia, Spagna e Slovenia
appaiono sottostimati in questo periodo e perciò qui i numeri
sono arbitrariamente, ma non irragionevolmente, aumentati.
** Nel caso della Svezia il numero tiene conto del fenomeno Niue.Un caso un po particolare è quello dei domain europei .eu
di cui si rileva un utilizzo non irrilevante, ma tuttavia molto piccolo
(0,1 % del hoscount nellUnione Europea) rispetto alle ambizioni
trionfalistiche con cui ne era stata annunciata listituzione nel 2006.
È probabile che molti domain .eu siano registrati per difesa legale e non utilizzati.
Fra i fenomeni più rilevanti negli ultimi dieci anni cè la crescita dellOlanda, che aveva già avuto un notevole sviluppo nel 2000-2001 e un ulteriore forte aumento nel 2004, raggiungendo il livello di densità dei paesi scandinavi. Continua a mantenere una posizione molto forte, con una densità rispetto alla popolazione fra le più alte in Europa e nel mondo.
Si è poi rilevata, a partire dal 2005, unaccelerazione della Francia che, come era facile prevedere, ha superato lOlanda nel 2006 e tende ad avere un livello reale di attività in rete superiore a quello dellItalia.
NellEuropa orientale cè stata la forte crescita della Polonia, recentemente della Russia, ma sono in continuo sviuppo anche la Repubblica Ceca, lUngheria, la Romania, la Slovacchia, la Croazia e altri paesi. È ormai consolidata unalta densità rispetto alla popolazione nei paesi baltici.
Per la prima volta nel 2010 in un paese europeo, lIslanda, si sono rilevati più di mille host internet per mille abitanti (una densità vicina a quella degli Stati Uniti).
Dal 2008 si rileva unaccelerazione dellattività online in Russia, che ha superato in cifra assolutala Polonia e nel 2011 anche lOlanda. Ma rimane a poco più di un terzo della media europea in rapporto alla popolazione.
Anche in aree con una penetrazione tradizionalmente molto elevata, come i paesi scandinavi, la crescita continua. È evidente che anche dove il livello di attività in rete è più alto non si è raggiunto un livello di saturazione.
LUnione Europea ha 171 milioni di host, più di otto decimi del totale in Europa. Finora ventisei paesi in Europa (e altri venti nel resto del mondo) hanno superato il milione di host internet. Ventidue paesi, di cui undici in Europa, sono oltre i cinque milioni. Oltre i dieci milioni sono diciassette, di cui otto in Europa. Una novità, da sette annni, è che fra questi cè anche lItalia (che ha superato i due milioni di host nel 2001, tre nel 2002, cinque nel 2003, dieci nel 2005 e venti nel 2009).
(Un altro documento nella sezione dati riguarda due grandi comunità culturali con oltre trenta milioni di host internet).
Come nelle edizioni precedenti di questa analisi, vediamo il grafico che riassume la situazione in cifra assoluta nei 21 paesi europei con più di due milioni di host nel giugno 2013.
21 paesi europei
Più di metà dellinternet in Europa è in cinque paesi (fra cui, da sette anni, cè lItalia). Alcuni squilibri sono un po diminuiti, ma rimangono forti differenze.
Alcuni paesi negli ultimi tre o quattro anni hanno raddoppiato la loro attività online mentre altri, tradizionalmente forti, hanno uno sviluppo, in proporzione, meno veloce. È interessante però rilevare che cè una crescita elevata, anche recente, in paesi con unalta densità e una consolidata presenza storica nellinternet. Come già osservato, non ci sono sintomi di saturazione neppure nei paesi più avanzati.
Il totale europeo è raddoppiato rispetto al 2006 e più che triplicato dal 2004. È cresciuto dieci volte dal 2000.
Questo è un aggiornamento del grafico che mostra lindice di densità (host per mille abitanti) nei 37 paesi europei che hanno più di 100.000 host internet.
Host internet per 1000 abitanti in 37 paesi europei
Per migliore leggibilità del grafico la dimensione dellIslanda è ridotta del 30 %
La posizione dellItalia è notevolmente migliorata rispetto al secolo scorso ma è ancora lontana da quella dei paesi più evoluti. Dopo aver superato nel 2000 la media in Europa, dal 2002 è anche oltre la media dellUnione Europea.
LIslanda e la Finlandia mantengono il primato che hanno sempre avuto fin dalle origini della rete. LOlanda, in anni più recenti, ha raggiunto il livello storico dei paesi scandinavi. Si conferma la crescente densità in alcuni paesi dellEuropa orientale.
Vediamo ora un aggiornamento del grafico riguardante lattività in rete in relazione al reddito (prodotto interno lordo).
Host internet in rapporto al reddito (PIL)
in 37 paesi europei
Per leggibilità del grafico è ridotta del 70 % la dimensione della Moldavia e del 20 % quella dellEstonia
Lesattezza delle statistiche è sempre discutibile e lo sono in particolare le due unità di misura che qui si incrociano: il calcolo del numero di host internet e le valutazioni del reddito nazionale (prodotto interno lordo). Non ci può essere alcuna certezza sul valore numerico di singoli dati, specialmente nel breve periodo di uno o pochi anni. Ma le tendenze verificate nel tempo, e levoluzione generale della situazione, hanno sufficienti conferme per considerate rilevante un quadro in continuo cambiamento, in cui si confermano alcune posizioni tradizionali accanto a nuovi sviluppi in altre aree.
I calcoli sono, necessariamente, imprecisi. Ma i risutati non sono privi di logica. Per esempio, visti gli sviluppi nellarea baltica, è comprensibile che in Estonia e in Lituania ci sia un hostcount elevato rispetto al reddito.
Anche per dati che sembrano bizzarri, come quello della Moldavia, si può trovare una spiegazione. Oltre a un reddito che è considerato il più basso in Europa, quel paese è noto per la particolare facilità di aprire sedi di imprese straniere. Sono perciò domicilate (anche online) attività non moldave, comprese parecchie di scarsa trasparenza e legalità.
Anche in rapporto al reddito la posizione dellItalia è molto migliorata, ma rimane ancora relativamente arretrata. Altri grandi paesi dellEuropa occidentale hanno unattività online poco sviluppata rispetto alla dimensione della loro economia.
Da questo punto di vista non è più così evidente come era in passato il tradizionale predominio dei paesi scandinavi, ma si nota la sua influenza sullarea baltica. Si conferma una rilevante presenza online, rispetto al redito, di molti paesi dellEuropa orientale. Fra i paesi ad alto reddito continua a essere notevole, anche in questa prospettiva, la posizione dellOlanda. È probabile che nel medio-lungo perido le differenze tendano a diminuire, ma cè ancora in Europa, come in tutto il mondo, una situazione tuttaltro che omogenea.
Come si è fatto con un mappamondo nellanalisi dei dati su scala mondiale, è interessante osservare la densità di uso dellinternet in Europa anche sotto forma di carta geografica.
Questa mappa è diversa da come appariva negli anni precedenti. Non ci sono più paesi in Europa con meno di cinque host per mille abitanti. E quelli che ne hanno (per ora) meno di dieci sono ridotti a due, lAlbania e lAzerbaijan.
Il quadro è in continua evoluzione. Ma lo sviluppo più forte rimane concentrato, come era fin dalle origini della rete, nei paesi dellarea scandinava, cui si è aggiunta lOlanda. È a un livello molto elevato anche la Svizzera.
Ci saranno probabilmente altri cambiamenti; ma per valutare evoluzioni significative occorre seguirle per un periodo abbastanza lungo. Le prospettive tendono ad assumere un significato rilevante a distanze di almeno due o tre anni o su dimensioni di tempo anche più estese.
Uno sguardo al passato
Questa parte dellanalisi è significativa anche senza
continui aggiornamenti. Il prossimo sarà nel 2014.
Sembra lontana, ma non è passato remoto, la situazione nel 1996 quando fu pubblicata in un libro la prima stesura di queste analisi sullattività nellinternet. Può essere interessante confrontarla con i dati del 2011. Cè un confronto analogo alla fine del rapporto sui dati internazionali.
Nel 1996 nessun paese al mondo, allinfuori degli Stati Uniti, aveva un milione di host internet. Il totale europeo aveva superato il milione due anni prima. LOlanda e la Francia non avevano raggiunto il livello, tradizionalmente alto, della Finlandia. LItalia, che aveva da poco sorpassato la Norvegia, era ancora molto lontana non solo dalla Finlandia, ma anche dalla Svezia.
Nel 2000 lItalia era al settimo posto in Europa in cifra assoluta e al tredicesimo per densità (host per mille abitanti). Da allora la situazione è molto cambiata anche se, dal punto di vista della densità, lItalia è ancora dodicesima.
Questa tabella mostra i cambiamenti nei 15 paesi europei che nel 1996 avevano più di 50.000 host internet (oggi sono 38) con unindicazione del fattore di moltiplicazione nel 2011 rispetto al 1996, al 1998 e al 2000.
migliaia di host crescita 2011 su 1996 1998 2000 1996 1998 2000 mondo 21.819 43.230 109.574 x 40,7 x 20,6 x 8,2 Europa 3.674 7.872 15.804 x 56,4 x 22,8 x 11,4 Gran Bretagna 764 1.322 2.291 x 35,3 x 18,9 x 11,8 Germania 743 1.309 2.163 x 40,4 x 22,9 x13,9 Finlandia 328 514 772 x 14,3 x 9,1 x 6,1 Olanda 277 533 1.624 x 49,5 x 25,7 x 8,4 Francia 252 447 1.376 x 103,2 x 58,2 x 18,9 Svezia 246 381 764 x 23,6 x 18,8 x 7,6 Italia 193 358 1.631 x 131,9 x 71,1 x 15,6 Norvegia 177 312 525 x 20,2 x 11,5 x 6,8 Svizzera 135 216 461 x 38,8 x 24,3 x 11,4 Spagna 119 258 664 x 142,9 x 65,9 x 25,6 Danimarca 111 200 436 x 38,6 x 21,4 x 9,8 Austria 99 152 504 x 34,8 x 22,7 x 6,8 Russia 69 176 335 x 199,4 x 78,2 x 41,1 Belgio 67 181 356 x 77,3 x 28,6 x 14,6 Polonia 54 110 372 x 239,4 x 117,5 x 34,8
Lo sviluppo in Europa. rispetto a undici, tredici o quindici anni fa, è più veloce della media mondiale. Ci sono diversità fra i paesi, con variazioni nel tempo, ma in tutti la crescita continua.
Non è mai ragionevole tentare profezie. Ma sembra molto probabile che linternet continui a crescere velocemente nei prossimi anni, in Europa come in altre parti del mondo.
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