Comera fin troppo facile prevedere il nuovo
millennio è cominciato con poco rumore e con
poche novità. Per fortuna... nessuna previsione
millenaristica, nessuna attesa di eventi e
portenti. Perché i profeti di mirabilia o di sventura
avevano esaurito le cartucce; e perché è un po
troppo rischioso, per chi si diletta di profezie, avere una
verifica a così breve scadenza.
Vi ricordate il millenium bug? Si fece un improvviso,
catastrofico rumore su un problema che era noto da
quarantanni. Sembrava che alla mezzanotte del 31 dicembre
1999 si dovessero bloccare tutti i computer, andare in
marasma gli tutte le organizzazioni pubbliche e private. A
mezzogiorno si sapeva già che non era successa alcuna
catastrofe agli antipodi e il mondo continuava. Non se ne
parla più... ma il problema non è risolto; il
bug potrebbe rispuntare fra trentanni.
Alla fine del 2000 cè stato un tentativo di
rinnovare lallarme. I giornali hanno pubblicato una notizia
attribuita (nientemeno) allFBI secondo cui una pletora di
virus programmati a tempo avrebbe scatenato
linferno allinizio del nuovo anno. Poco dopo... di quel
presunto problema si sono perse le tracce.
Lanno si è chiuso con un rimbombo di campane a
morto per la new economy. Si sono tirate le somme delle
oscillazioni in borsa e si è scoperto che i
miracolosi titoli tecnologici erano scesi molto.
Ci sono azioni comprate a cento lire che ora ne valgono una
ed è improbabile che si riprendano. La lotteria
in cui vincono tutti non cè mai stata. Non
è risultata vincente neppure la scommessa ne
compro dieci a caso e almeno uno ce la farà.
Che bello sarebbe se la bolla fosse scoppiata
davvero, se i giochi selvaggi si fossero
definitivamente suicidati, se finalmente si
ricominciasse da zero andando a finanziare quelle
imprese che, magari meno velocemente, hanno reali
capacità di sviluppo. Ma purtroppo non ci siamo o
non ancora. Continua a imperversare quella vecchissima
pseudo-economia della speculazione che aveva sconvolto i
mercati finanziari duecento anni fa e tante altre volte dopo.
Corre voce che alcuni dei grandi
portali in Italia stiano per chiudere. Per quanto
ne so, non è vero. Ma un ripensamento è
inevitabile: troppo si è fatto in fretta e furia
(quindi male) aspettando un ritorno immediato che
non cè.
Voci meno rumorose, ma più precise, dicono cose
che potrebbero aprire orizzonti meno bizzarri. Si comincia a
diffondere la percezione che linnovazione tecnologica
devessere governata, che la corsa allinnovazione inutile
deve finire, che non esiste un tempo internet: in
rete come in ogni altra cosa della vita un mese è un
mese, un anno è un anno, e le cose fatte con il
tempo che ci vuole sono molto meglio di una
proliferazione di gattini ciechi.
(Vedi a questo proposito Elogio della lentezza
ed Elogio della semplicità).
Intanto... due notizie ci sono, anche se sembrano essere
sfuggite allattenzione generale nellorgia numerica che ci
circonda. Alla fine del 2000 il numero di host internet nel
mondo ha superato i 100 milioni. Questa potrebbe essere solo
una curiosità statistica se non fosse la
conferma di una crescita che non ha nulla di
esponenziale ma continua con un ritmo veloce e
(anche nei paesi più avanzati) è ancora molto
lontana da un livello di saturazione.
Cè un dato che ci interessa più da vicino.
Il numero di host in Italia ha superato il milione. Non
è solo un traguardo numerico, che come
tale potrebbe non essere interessante. È un
cambiamento di tendenza. Nellottobre 2000
avevo corso un rischio calcolato, proponendo analisi e statistiche
di cui allora avevo (proprio per lItalia) una documentazione solo parziale.
Nei mesi successivi sono arrivate le conferme. Cè
davvero un cambiamento di tendenza; la rete in Italia ha avuto
uno sviluppo quantitativo fra il 1999 e il 2000
decisamente più veloce che negli anni precedenti.
Ora siamo, per la prima volta, in una situazione simile a quella
della Francia o della Germania (anche se ancora lontani dalla
Gran Bretagna, dallOlanda e dai paesi scandinavi).
La domanda fondamentale è semplice: ora che la
quantità comincia a esserci, come riempirla di
qualità? La risposta non è facile; ma il
proposito per il nuovo anno (e per gli anni a
venire) dovrebbe essere soprattutto questo.
Vedi la sezione dati per unanalisi
dei numeri sullinternet nel mondo e in Europa.