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Investimenti
graduali e scalabili
A differenza di altri investimenti dimpresa (anche nellarea della comunicazione) lattività nellinternet non richiede un forte investimento iniziale. Al contrario, ciò che conta è un progetto che preveda continuità nel tempo e un graduale sviluppo in base a risultati continuamente verificabili.
Una delle caratteristiche della comunicazione online è che tutto può essere sempre modificato. Questo è un vantaggio, perché offre infinite possibilità di sperimentazione (e di correzione di eventuali errori). Ma è anche un problema perché richiede una verifica continua e un costante aggiornamento.
La soluzione più efficace è un investimento graduale, che operi allinizio su una scala relativamente modesta dove le verifiche e correzioni di rotta sono meno impegnative e più facilmente gestibili.
Questo è un problema per le imprese il cui fulcro è unattività online che devono far crescere rapidamente per occupare il territorio, anticipare la concorrenza e raggiungere in tempi brevi valori quantitativi che soddisfino le attese di investitori e finanziatori. La sindrome della fretta è lorigine principale di tanti fallimenti in questo settore.
Questo è un grande vantaggio per le imprese che hanno le loro radici in unattività già consolidata e possono permettersi di sviluppare le loro operazioni online con una strategia precisa, graduale e continuamente verificata. (Vedi Elogio della lentezza e La fretta non è velocità). Non è detto che uno sviluppo di questo genere sia lento. Può essere più o meno veloce secondo il risultato delle esperienze e la risposta del mercato. Ma quando laccelerazione deriva dallevoluzione naturale dellambiente e non da forzature preconcette è molto più concreta, affidabile e fruttuosa.
Una delle conseguenze di questo fatto è che non è opportuno investire prematuramente in tecnologie o inseguire linnovazione tecnica prima di averne verificato la reale utilità. Quanto più le scelte tecniche derivano dallesperienza pratica tanto meno si rischiano inconvenienti e problemi. La qualità migliora (e i costi diminuiscono) quando si regolano gli investimenti (per quantità e qualità) secondo le esigenze concretamente verificate. Uno dei fatti più ovvi, ma stranamente disattesi, è che le tecnologie devono essere al servizio delle funzioni (e delle esigenze umane) non viceversa.
Laspetto più difficile è la gestione delle risorse umane. Anche perché non ci sono adeguate competenze già formate e disponibili: la formazione deve avvenire sul campo in base allesperienza concreta.
Questo è il capitolo 3 (di 32) del libro Le imprese e linternet di Giancarlo Livraghi e Sofia Postai Lindice si trova su http://gandalf.it/upa/ |