Si parla di tramonto
dellera web. È un po come la storia del
finto millennio. Hanno sprecato così tanto fiato e
risorse sulla balorda ipotesi
che il ventesimo secolo fosse finito un anno fa... che adesso quasi nessuno
parla del millennio vero. Si è fatto così tanto fracasso
su sistemi web sito-centrici (che sono una scopiazzatura dei
vecchi mezzi broadcasting, cioè a senso unico) da
perdere di vista la vera natura dellinternet.
Fra le tante sigle che girano (e che
servono a confondere le idee più che a chiarirle) adesso
sta venendo di moda P2P, cioè
peer-to-peer cioè da pari a pari.
Ricordo con un certo divertimento
che parecchi anni fa, quando gli americani cominciavano a
parlare di peer relationship o peer group, gli inglesi non
capivano che cosa stessero dicendo; perché per loro
peer è un aristocratico parlamentare un membro della
Camera dei Pari. Ma, a parte gli scherzi, il discorso è serio.
Non so se il passaggio alla prossima fase sarà un
cambiamento di tecnologia o più semplicemente
unevoluzione di strategie, atteggiamenti e metodi. Non so se
gli storici di domani parleranno di world wide web come di
una breve parentesi nellevoluzione dellinternet o come di
una delle tecnologie più o meno durature nelluso
della rete. Quindi non so neppure se fra un anno o due questa
rivista dovrà cambiare nome. Ma non è questo il
punto più importante.
Il fatto è che si è tentato di
domare la rete riducendola a un sistema basato su
pochi grandi centri, addomesticati e
omogeneizzati quanto le reti tradizionali
(televisive, di stampa o radiofoniche). Era inevitabile che
succedesse e, in parte, ci sono riusciti. Ma la a rete vera,
quella policentrica, indomabile e selvaggia, non
è morta. Anzi sta di nuovo prendendo il sopravvento.
Non credo che si tratti semplicemente di un ritorno alle
origini. Non ci ritroveremo con gopher, veronica e
anonymous FTP. Né
con i BBS collegati in echomail.
Ma il passo avanti che dovremo fare
significa in buona parte ritrovare quella che è sempre
stata la vera natura dellinternet.
La comunicazione da pari a pari non è
una novità. Non è uninvenzione di Napster
o Gnutella. È il cuore e la natura dellinternet; anzi
è nata prima ancora che prendessero corpo le tecnologie
con cui oggi opera la rete. (Se nessuno avesse mai inventato il protocollo
TCP/IP se ne sarebbe usato un altro;
se non ci fosse la chioccoletta @ avremmo
ugualmente la posta elettronica; da molti anni, prima che
nascesse linternet, era chiaro
che i sistemi di rete si stavano sviluppando e avrebbero avuto
unevoluzione inarrestabile).
Molti investimenti miliardari di oggi si riveleranno un
enorme spreco di denaro e di risorse. Molti imperi
apparentemente inattaccabili crolleranno come castelli di
carte. Quali, quando e come? Non è facile saperlo e
non mi interessa azzardare profezie. Né cercare di
indovinare quali saranno le tecnologie di domani. Ma la
sostanza non è nelle tecnologie: è nelle
relazioni umane. Che non cambiano da un giorno allaltro, si
evolvono in modo molto più
graduale
e comprensibile e sono molto più affidabili
di qualsiasi tecnologia. Gli investimenti in risorse tecniche
possono liquefarsi come neve al sole, perché le tecnologie
saranno superate (o soppiantate da qualche inutile, ma imperante,
falsa innovazione). Gli investimenti in risorse e rapporti umani,
se seguiti con pazienza, cura e dedizione, crescono come piante
rigogliose e con il passare del tempo danno sempre più frutti.
Che fine faranno gli specialisti di oggi, concentrati
come sono sul soluzioni web sempre più complicate e
sempre meno compatibili, sempre più dedicate e alle
apparenze e alla cosmetica per nascondere la mancanza di
contenuti? Per rispondere a questa domanda ricorro spesso
alla metafora del maniscalco.
Immaginiamo di essere in un mondo dove il mezzo di
trasporto più diffuso è il carretto, la
carrozza o il cavallo. E che arrivino le automobili. Che fine
farà il maniscalco? Se sa solo ferrare cavalli, la sua
possibilità di trovare lavoro si ridurrà
drasticamente. Ma se è un buon fabbro imparerà
ad aggiustare le automobili, aprirà unofficina e
diventerà ricco.
Chi oggi non sa fare altro che soluzioni tecniche web, e
si sta sempre più specializzando in questa o quella
complicazione cosmetica, potrebbe fra qualche anno trovarsi
in difficoltà. Ma chi capisce che cosa vuol dire
comunicazione, relazione, coltivazione
dei rapporti umani potrà adattarsi abbastanza facilmente
a qualsiasi cambiamento delle tecnologie.
Che sia moribonda o no la tecnologia web non è
importante. Ciò che conta è che è ben
viva linternet. E che finora si è fatta solo un po
di ginnastica. La partita è ancora tutta da giocare.