Numero 70 – 25 febbraio 2004 |
Consiglio a chi legge abitualmente il Mercante in Rete di tener d’occhio la segnalazione delle novità per verificare se c’è qualcos’altro che possa trovare interessante.
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1. L’internet continua a crescere |
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Come già detto tante volte (ma è sempre
bene ricordarlo) dati e statistiche non offrono mai
“certezze assolute”. Per quanto riguarda
l’internet, i dati di hostcount sono la fonte più
attendibile. Sono meglio paragonabili fra paesi diversi e
meglio verificabili nel tempo. Non per questo sono
“infallibili”. Ma, esaminati con l’opportuna
prudenza e su periodi relativamente lunghi, offrono un quadro
significativo, coerente e rilevante.
Da quattro anni l’analisi completa non si trova
più in questa rubrica, ma in diversi documenti nella
sezione dati. Come già
fatto in periodi precedenti (vedi per esempio i numeri
62 – febbraio 2002
e 68 – aprile
2003) riporto qui alcune delle informazioni più rilevanti,
che resteranno come “riferimento storico” quando
i documenti nella sezione dati avranno un nuovo aggiornamento.
Il rapporto Internet Domain
Survey, che da quindici anni usciva ogni sei mesi, non è
stato pubblicato per il primo semestre dell’anno scorso.
Il 10 febbraio 2004 si è reso disponibile l’aggiornamento
alla fine del 2003.
Mentre nel 2002 sembrava che ci fosse un rallentamento,
ora la crescita appare più allineata con le tendenze degli
anni precedenti. Non è chiaro se ci sia stata una
reale variazione nella velocità di sviluppo o se i
dati del 2002 fossero, in parte, “sottostimati”. Ma
un fatto è chiaro: la rete continua a crescere, con un
andamento meno “imponente” di quanto indicavano le
azzardate previsioni di alcuni anni fa, ma assai più
veloce di quanto si potesse pensare secondo più
recenti, e meno ottimistiche, proiezioni.
Il numero di host internet è aumentato, negli
ultimi due anni, del 58 % nel mondo e del 51 % in Europa. In
Italia, nello stesso periodo, è più che
raddoppiato. Può essere ancora opportuna qualche
prudenza nel credere che l’Italia sia al terzo posto nel
mondo, e al primo in Europa, per attività online. Ma
dopo le successive conferme, a distanza di tempo, è
ormai chiaro che c’è un aumento reale e che da alcuni
anni la tendenza è cambiata, portando l’Italia da una
posizione storicamente arretrata a una presenza più
significativa nel quadro mondiale ed europeo.
Dal 1998 c’era una forte crescita del numero di persone
online in Italia, mentre rimaneva più lento lo
sviluppo di hostcount, cioè dell’indice di
attività. Eravamo così in una posizione
“passiva” – più preparati a ricevere che a
trasmettere. Dal 2000 la tendenza è cambiata. Il
numero di persone che usano la rete in Italia cresce
più lentamente, mentre aumenta velocemente il numero
di host, cioè di centri attivi.
L’interpretazione di questi dati può essere
abbastanza complessa. Si possono fare varie ipotesi sui motivi
di una crescita accelerata del hostcount in Italia,
specialmente nel 2002 e 2003. Ma la sostanza è semplice
e chiara: l’Italia è molto più attiva in rete
di quanto fosse in passato. Con notevoli possibilità
di ulteriore sviluppo, perché tutti i dati dimostrano
che siamo ancora molto lontani da una “soglia di
saturazione”.
È curioso che questa crescita avvenga
mentre le opinioni più diffuse, dopo le ipertrofiche
gonfiature della “bolla speculativa”, tendono a
trascurare l’internet e a sottovalutarne l’importanza. Ma il
fatto non è sorprendente. Accade abbastanza spesso che
le cose crescano e si sviluppino meglio quando se ne
chiacchiera meno.
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2. Nuovi dati internazionali |
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L’analisi dei dati internazionali
indica che, con alcune fasi di rallentamento e accelerazione,
continua una vigorosa crescita dell’internet su scala mondiale.
Questa è l’evoluzione dal 1994 al 2003.
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Numero di host |
crescita annuale |
1994 |
5.800.000 |
+ 119 % |
1995 |
12.900.000 |
+ 104 % |
1996 |
21.800.000 |
+ 104 % |
1997 |
28.700.000 |
+ 52 % |
1998 |
42.200.000 |
+ 46 % |
1999 |
72.400.000 |
+ 68 % |
2000 |
109.600.000 |
+ 51 % |
2001 |
147.300.000 |
+ 35 % |
2002 |
171.600.000 |
+ 17 % |
2003 |
233.100.000 |
+ 26 % |
È evidente che con l’aumento delle quantità
le percentuali di crescita tendano a diminuire, ma la velocità
ha un andamento irregolare. Lo sviluppo dell’internet
non è un fenomeno coerente e omogeneo, ma la combinazione
di molti fattori diversi.
La situazione, tuttavia, è poco cambiata per quanto riguarda
la diffisione dell’attività online per “grandi aree
geografiche”,

Rispetto a due o tre anni fa c’è qualche piccolo cambiamento.
L’Asia è cresciuta un po’ più dell’Europa,
l’America centro-medidionale ha superato l’Oceania. Ma sono
variazioni di scarsa entità in proporzione al quadro complessivo.
L’Africa rimane estremamente arretrata.
Nel 1999 c’erano sei paesi nel mondo con più
di un milione di host internet (di cui due in Europa). Nel 2000 erano
dieci (quattro in Europa). Nel 2001 tredici (sei in Europa). Nel 2002 diciassette
(nove in Europa). Nel 2003 sono saliti a venti, di cui tredici in Europa,
quattro nelle Americhe, due in Asia e uno in Oceania.
I paesi con oltre due milioni di host erano due nel 1999, cinque
nel 2000, otto nel 2001, undici nel 2002 e 2003 (di cui cinque in Europa).
Con oltre tre milioni erano due nel 2001, otto nel 2003 (di cui quattro in Europa).
L’Italia ha superato il milione nel 2000, i due milioni nel 2001 e
i tre milioni nel 2002.
(Ci sono altre rilevanti presenze nell’internet se si considetrano
come “nazioni” le comunità, linguistiche e culturali.
Una analisi specifica approfondisce
questo argomento).
La tabella che segue analizza i dati per i 35 paesi (su 240) con più
di 200.000 host internet.
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Numero di host dicembre 2003 |
Crescita % in un anno |
% su totale |
Per 1000 abitanti |
Stati Uniti |
147.116.789 |
+ 40,2 |
63,2 |
522,8 |
Giappone |
12.962.065 |
+ 40,0 |
5,6 |
102,1 |
Italia |
5.469.578 |
+ 41,5 |
2,4 |
97,1 |
Gran Bretagna |
3.715.752 |
+ 26,5 |
1,6 |
62,2 |
Germania |
3.421.455 |
+ 17,0 |
1,5 |
41,6 |
Olanda |
3.419.182 |
+ 8,6 |
1,5 |
215,5 |
Canada |
3.210.081 |
+ 2,6 |
1,4 |
106,1 |
Brasile |
3.163.349 |
+ 41,4 |
1,4 |
18,6 |
Australia |
2.847.763 |
+ 11,1 |
1,2 |
167,8 |
Taiwan |
2.777.085 |
+ 28,0 |
1,2 |
131,8 |
Francia |
2.770.836 |
+ 28,4 |
1,2 |
47,4 |
Spagna |
1.694.601 |
n.a. |
0,7 |
41,4 |
Svezia |
1.539.917 |
+ 27,3 |
0,7 |
173,4 |
Danimarca |
1.467.415 |
+ 27,2 |
0,6 |
274,3 |
Belgio |
1.454.350 |
+ 38,2 |
0,6 |
142,0 |
Messico |
1.333.406 |
+ 20,4 |
0,6 |
13,7 |
Polonia |
1.296.766 |
+ 53,7 |
0,6 |
33,6 |
Finlandia |
1.259.763 |
+ 3,3 |
0,5 |
242,5 |
Svizzera |
1.018.445 |
+ 40,8 |
0,4 |
139,8 |
Norvegia |
1.013.273 |
+ 59,8 |
0,4 |
224,1 |
Austria |
982.246 |
+ 17,2 |
0,4 |
109,6 |
Russia |
800.277 |
n.a. |
0,3 |
5,5 |
Argentina |
742.358 |
+ 46,1 |
0,3 |
20,6 |
Israele |
634.001 |
+ 72,9 |
0,3 |
108,0 |
Hong Kong |
591.993 |
+ 48,7 |
0,3 |
88,3 |
Singapore |
484.825 |
+ 42,6 |
0,2 |
148,6 |
Corea del Sud |
475.834 |
n.a. |
0,2 |
10,5 |
Nuova Zelanda |
474.395 |
+ 9,6 |
0,2 |
126,9 |
Ungheria |
365.221 |
+ 43,5 |
0,2 |
35,8 |
Rep. Ceca |
362.083 |
n.a. |
0,2 |
35,2 |
Turchia |
359.500 |
+ 63,1 |
0,1 |
5,7 |
Portogallo |
299.923 |
+ 2,9 |
0,1 |
29,0 |
Sudafrica |
288.633 |
+ 16,8 |
0,1 |
6,7 |
Grecia |
245.650 |
+ 21,9 |
0,1 |
23,9 |
Cile |
202.429 |
+ 49,8 |
0,1 |
13,1 |
Totale |
233.101.491 |
+ 35,8 |
|
14,8 |
Questo grafico rappresenta la situazione, alla fine del 2003, per gli
11 paesi con più di due milioni di host internet.
Host internet in 11 paesi
paesi nel mondo con più
di due milioni di host

Se per una migliore leggibilità togliamo dal
grafico gli Stati Uniti, questa è la situazione per
gli altri 19 paesi con più di un milione di host.
Host internet in 19 paesi
paesi nel mondo con più un milione di host (Stati Uniti esclusi)

Per quanto riguarda la densità (host per 1000
abitanti) questo è un aggiornamento del grafico per i
24 paesi (esclusi gli Stati Uniti) con più di 500.000 host internet.
Host internet per 1000 abitanti in 24 paesi

La situazione della densità assume una particolare
evidenza se si rappresenta come “mappamondo”.
Host internet
per 1000 abitanti
 Oltre a una mappa dell’Europa,
riprodotta anche qui più avanti, in un’altra
analisi si trovano mappe analoghe
per l’Asia e l’America Latina.
Questa è la situazione, in relazione al reddito, per
i 24 paesi (esclusi gli Stati Uniti) con più di 500.000
host internet.
Host internet in relazione al reddito (PNL) in 24 paesi

Analisi più dettagliate, e commenti sulle evoluzioni,
si trovano nel già citato documento online sui
dati internazionali.
Un’altra analisi disponibile in questo sito
riguarda la crescente presenza nell’internet di
due comunità culturali
(spagnola e cinese). In quel quadro c’è anche
un’approssimata valutazione delle nove principali
lingue attive nella rete.
Lingue
più diffuse nell’internet

È ovvio il predominio dell’inglese, ma altre
otto lingue hanno una presenza rilevante nell’internet.
Nel medio-lungo periodo lo spagnolo tende ad affermarsi come
la seconda lingua internazionale.
L’area di cultura cinese potrebbe già oggi essere
pari o superiore al Giappone se non ci fossero pesanti
restrizioni sull’uso dell’internet in Cina.
Probabilmente una nuova analisi del quadro internazionale
non sarà possibile prima del febbraio o marzo 2005.
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3. Nuovi dati europei |
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Ci sono alcuni cambiamenti rilevanti nella situazione
dell’internet in Europa rispetto ai dati riassunti nel
numero 68 di questa rubrica (aprile 2003).
Come il solito, un’analisi più estesa si trova nel documento
dedicato ai dati europei.
Come già rilevato, rimane qualche dubbio sul fatto che
l’attività online dell’Italia possa essere al primo
posto “in cifra assoluta” in Europa. Ma la situazione
è sostanzialmente cambiata rispetto a tre o quattro anni fa.
Il totale europeo si avvicina ai 34 milioni di host
internet. Questo è un aggiornamento
della situazione nei 25 paesi europei con più di
100.000 host.
|
Numero di host dicembre 2003 |
% su Europa |
Per 1000 abitanti |
Italia |
5.460.578 |
16,2 |
97,1 |
Gran Bretagna |
3.715.752 |
11,0 |
62,2 |
Germania |
3.421.455 |
10,2 |
41,6 |
Olanda |
3.364.044 |
10,0 |
215,5 |
Francia |
2.770.836 |
8,2 |
47,4 |
Spagna |
1.694.601 |
5,0 |
41,4 |
Svezia |
1.539.917 |
4,6 |
173,4 |
Danimarca |
1.467.415 |
4,4 |
274,3 |
Belgio |
1.454.350 |
4,3 |
142,0 |
Polonia |
1.296.766 |
3,8 |
33,6 |
Finlandia |
1.259.763 |
3,7 |
242,5 |
Svizzera |
1.018.445 |
3,0 |
139,8 |
Norvegia |
1.013.273 |
3,0 |
224,1 |
Austria |
982.246 |
2,9 |
109,6 |
Russia |
800.277 |
2,4 |
5,5 |
Ungheria |
365.221 |
1,1 |
35,8 |
Repubblica Ceca |
362.083 |
1,1 |
35,2 |
Portogallo |
299.923 |
0,89 |
29,0 |
Grecia |
245.650 |
0,73 |
23,9 |
Irlanda |
155.467 |
0,46 |
42,9 |
Romania |
141.202 |
0,42 |
6,3 |
Ucraina |
130.569 |
0,39 |
2,6 |
Estonia |
113.154 |
0,34 |
82,8 |
Slovacchia |
111.188 |
0,33 |
20,7 |
Islanda |
106.296 |
0,32 |
381,4 |
Unione Europea |
27.024.000 |
82,9 |
74,8 |
Europa |
33.708.000 |
|
48,0 |
Questo grafico rappresenta la situazione, alla fine del 2003, per i
15 paesi europei con più di 500.000 host internet.
host internet in 15 paesi europei
paesi con più
di 500.000 host

Per quanto riguarda la densità (host per 1000
abitanti) questo è un aggiornamento del grafico per i
25 paesi europei con più di 100.000 host internet.
Host internet per 1000 abitanti in 25 paesi europei
Vediamo la densità anche come “mappa”
geografica dell’Europa.
Host internet per 1000 abitanti
Questa è la situazione, in relazione al reddito, per
i 25 paesi europei con più di 100.000 host internet.
Host internet
in relazione al reddito (PNL) in 25 paesi europei
La situazione continua a evolversi, ma si confermano alcuni fatti
“storici”, come la forte presenza della Finlandia.
È notevole il progresso di alcuni paesi dell’Europa orientale.
L’Italia da quattro anni sta crescendo più velocemente
del totale europeo e mondiale. Nel 2000 aveva superato la densità
media dell'Eiropa, nel 2002 quella dell’Unione Europea. Ma rimane
arretrata (specdialmente in proporzione al reddito) rispetto
ai paesi più avanzati. .
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4. Persone online in Italia |
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I dati sul numero di persone online sono sempre discutibili
per molti motivi, comprese le diverse e discordanti definizioni
di “utente internet”. Tuttavia alcune serie storiche
definiscono l’evoluzione con un ragioìnevole livello di
attendibilità.
I due grafici qui riportati sono solo una piccola parte
dell’ampia documentazione che si trova nell’analisi
dedicata a chi usa l’internet
in Italia
Il primo grafico mostra l’evoluzione dal 1997 al 2003.
“Utenti”
internet in Italia 1997-2003 Numeri in migliaia

Vediamo che, dopo una crescita veloce fino al 2000, è
seguita una fase di sviluppo più lento. Dalle origini fino al 1999
erano prevalenti le connessioni del luogo di lavoro, ma poi è cresciuto
di più l’uso della rete da casa.
La scarsa evoluzione dell’uso da scuola può essere, almeno
in parte, compensata da un più diffuso uso “domestico”
dell’internet da parte di studenti e insegnanti.
Il secondo grafico riguarda un uso relativamente più frequente
della rete (“almeno una volta alla settimana”) dal gennaio 2001
al gennaio 2004.
“Utenti”
internet in Italia gennaio 2001 – gennaio 2004 Numeri in migliaia

Nonostante un rallentamento negli ultimi tre anni (particolarmente
nell’uso dal lavoro) il numero di persone online continua a crescere
– in tutta l’Europa e anche in Italia. Sembra che dal settembre
2003 all’inizio del 2004 ci sia qualche segno di accelerazione
– o forse di “stabilizzazione” a un livello più
alto che negli anni precedenti.
Non c’è, evidentemente, alcuna traccia di quella
“crescita esponenziale” su cui troppi vaneggiavano alcuni
anni fa. Ma due fatti sono evidenti. L’internet, anche in Italia,
non è ancora “per tutti”, ma non è
più ”per pochi”. E ci sono ampie
possibilità di sviluppo.
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