Giancarlo Livraghi gian@gandalf.it
marzo 2003
Il personal computer
Levoluzione del computer è molto meno recente di quanto comunemente si pensi. Cerano macchine da calcolo (a orologeria) alla fine del Seicento. Luso del codice binario in quel genere di strumenti era stato definito da Leibniz nel 1701. Ipotesi praticabili sulla difference engine (che non era solo un calcolatore) erano chiaramente impostate nella prima metà del diciannovesimo secolo. (Vedi la cronologia online su questo sito).
Ma solo negli ultimi ventanni del secolo scorso è cominciata quella larga diffusione dei personal computer che nessuno aveva previsto e che non ha finito di portare cambiamenti in molte attività non solo delle imprese e delle organizzazioni, ma anche delle persone e delle famiglie.
Un computer ha evidentemente molte funzioni diverse, ma fra queste ha assunto crescente importanza il suo ruolo come strumento di comunicazione tanto da farci dimenticare che allorigine era una calcolatrice elettronica (e che questo è ancora il nucleo, a noi invisibile, su cui si basa il suo funzionamento). Ormai non è più una rarità, neppure in Italia. E se fino a qualche anno fa era presente soprattutto negli uffici, oggi è sempre più largamente diffuso nelle abitazioni.
La diffusione del personal computer segna da anni, anche in Italia, una crescita non molto veloce, ma costante e continua. Con le caratteristiche tipiche di un andamento solido e durevole. Si nota, anche in questo caso, una coincidenza con un maggior uso di altre risorse.
Uso abituale Libri Quotidiani Cellulare Radio Internet Computer si 45 52 44 71 61 Computer no 23 40 38 50 n.a. Totale popolazione 29 43 48 57 19 Le persone che usano un computer leggono più libri (+ 95 %) e più giornali (+ 30%) delle altre e ascoltano di più la radio (+ 42 %). Non cè molta differenza nelluso del cellulare (+ 16 %). Ovvia la correlazione con luso dellinternet anche se rimane elevata la percentuale di persone che, pur avendo un computer, non si collegano alla rete.
Il computer è ovviamente una macchina complessa con una grande varietà di utilizzi. Ma gli usi dominanti sono quelli che lo collocano legittimamente fra le risorse di comunicazione e di informazione un quadro in cui nessuna sostituisce le altre e tutte si combinano in una crescente complessità e una graduale evoluzione dei ruoli.
Linternet
Anche levoluzione dellinternet non è così nuova, o così improvvisa, come si usa pensare. Se ne era definito il modello nel 1945 (e, come intuizione concettuale, anche un secolo prima). Linternet, così come la conosciamo oggi, esiste da trentanni (da dodici quella soluzione molto diffusa che si chiama world wide web). Ma è vero che una diffusione estesa della rete è cominciata fra il 1994 e il i11995.
Da alcuni anni (in Italia a partire dal 1998) si stanno attenuando le differenze di livello culturale ed economico, di località geografica, eccetera. La rete non è ancora per tutti ma non è più per pochi. LItalia, benché ancora arretrata rispetto ai paesi più avanzati (come gli Stati Uniti e lEuropa settentrionale), ora ha un livello di attività online superiore alla media europea. (Vedi la sezione dati).
Linternet non è classificabile come un mezzo con caratteristiche proprie. È, per sua natura, un sistema che offre una vasta gamma di possibili utilizzi (e in cui ognuno si costruisce una rete su misura). La forte possibilità di differenza nelluso individuale, e le risorse di interattività che offre, fanno della rete uno strumento diverso da tutti gli altri e in parte sostitutivo (così come ha sostituito in parte la corrispondenza cartacea o la ricerca in biblioteca, ovviamente offre una vasta gamma di altre possibilità).
Contrariamente a ciò che alcuni pensavano (e ancora qualcuno predica) la rete non è un mondo a parte. E anche in questo caso vediamo che gli utenti abituali sono, contemporaneamente, forti consumatori di altre risorse.
Uso abituale Libri Quotidiani Cellulare Radio Internet si 45 60 74 73 Internet no 23 39 41 53 Totale popolazione 29 43 48 57 Le persone che usano linternet leggono più libri (+ 96 %) e giornali (+ 54 %) delle altre. Ci sono differenze notevoli anche nelluso del cellulare (+ 80 %) e della radio (+ 38 %). Luso della rete è (ed è sempre stato) diffuso fra persone che hanno (e continuano ad avere) un ricco repertorio di attività e strumenti di comunicazione.
Unidea diffusa, quanto sbagliata, è che linternet sia un mezzo prevalentemente audiovisivo. La sua struttura portante è e rimane la parola scritta (non è un caso che il maggior successo mondiale nel commercio elettronico sia una libreria). In un paese come lItalia che ha una debolezza strutturale in fatto di lettura, sarebbe importante valorizzare anche luso dellinternet come strumento per diffondere labitudine di leggere e scrivere. Scioccamente (e un po perversamente) molti tentano di fare il contrario cioè tentano di ridurre la rete a unennesima succursale della televisione. Più che una pedestre (e spesso ostica) alfabetizzazione tecnica, ciò che occorre è un arricchimento culturale che aumenti linteresse alla lettura in tutte le sue forme (dai libri ai giornali e alla rete o viceversa).
Ci sono e ci saranno evoluzioni complesse nelluso dellinternet, ma tutto ciò che sappiamo finora indica che le sue funzioni fondamentali sono due: lo scambio interpersonale e la ricerca di informazioni. Con possibilità prima inimmaginabili e in continua crescita. La quantità di materiale disponibile, e di possibilità di dialogo, offerta dalla rete mette a disposizione personale di ognuno molto di più di ciò che poteva contenere la più immensa delle biblioteche (o emeroteche) ipotizzabili. Levoluzione in atto, e possibile per il futuro, dipende in minima parte dalle risorse tecniche, che già ci sono, e in misura predominante dallevoluzione culturale in cui un uso consapevole e attivo della comunicazione elettronica è un elemento importante, ma non esclusivo.
Se osserviamo la gamma di strumenti in un gruppo ricco di informazione, come quello definito onnivori nello studio del Censis, vediamo una forte e contemporanea presenza di molte risorse diverse.
Televisione Radio Quotidiani Cellulare Internet Libri Abutuale 99 80 78 73 71 68 Totale 100 88 86 98 83 83 In confronto a questi dati per il totale della popolazione.
Televisione Radio Quotidiani Cellulare Internet Libri Abituale 96 57 43 48 19 29 Totale 99 65 56 75 28 58 Queste sono le percentuali di differenza nelluso abituale fra i più ricchi di informazione e comunicazione e la media generale.
Televisione Radio Quotidiani Cellulare Internet Libri + 3 % + 40 % + 83 % + 52 % + 273 % + 81 % I più ricchi di informazione e comunicazione non hanno solo una gamma più estesa di risorse, ma anche una maggiore frequenza duso per ciascuno degli strumenti. In queste categorie la presenza dellinternet si è già collocata nella gamma abituale, con livelli molto simili a quelli di altri elementi dellorchestra. A parte lonnipresente televisione, nelle categorie più evolute tutte le risorse hanno una penetrazione di uso abituale fra il 70 e l80 per cento mentre nel resto della popolazione ci sono forti squilibri.
E con questo ritorniamo alle osservazioni iniziali. Il paradosso della conoscenza sta in unabbondanza di risorse che è contemporaneamente una ricchezza e un problema. La comunicazione (quella che si emette come quella che si riceve) è sempre stata una funzione fondamentale delle comunità umane. Oggi ha assunto dimensioni, e potenzialità, che continuano a crescere e ad evolversi e che dobbiamo ancora imparare a gestire.