Tecnologie dellinformazione
e della comunicazione in Europa
Analisi aggiornata il 20 giugno 2004
(dati del 2003)
Questa non ha la pretesa di essere
unanalisi sulla complessa
evoluzione
delle tecnologie informatiche e di comunicazione,
ma
solo una breve sintesi di alcune informazioni
che possano contribuire
a inquadrare la situazione
rispetto ai dati sullo
sviluppo dellinternet in Europa.
European Information Technology Observatory 2004
Ci sono molte analisi sullo sviluppo delle tecnologie dellinformazione (IT) e di telecomunicazione (TLC). Una delle più note è il rapporto che viene pubblicato ogni anno da EITO (European Information Technology Observatory). Come tutte le statistiche, anche queste vanno prese cum granu salis. Ci sono (in questa come in altre fonti) incoerenze poco comprensibili, comprese serie storiche non conciliabili con precedenti edizioni (sono particolarmente confusi e poco attendibili i dati che riguardano linternet). Ma, sia pure con le necessarie riserve, credo che anche questa fonte di informazioni meriti qualche approfondimento (anche perché sperabile che i confronti internazionali siano ragionevolmente omogenei, cioé che gli stessi criteri siano stati usati per la rilevazione dei dati nei diversi paesi).
Secondo il rapporto Eito 2004, questo è il volume del mercato complessivo dellinformation technology e delle telecomunicazioni nel 2003.
Mercato ICT
(milioni di euro euro pro capite)
% su totale pro capite Stati Uniti 670.897 32,4 2.384 Europa 631.012 30,5 898 Giappone 254.502 12,3 2.005 Resto del mondo 514.381 24,5 93 Totale mondo 2.070.792 340 Come è noto, continuano a esserci forti squilibri che sono ancora più evidenti se esaminiamo separatamente i due settori. Questa è la situazione per il mercato information technology.
Mercato IT
(milioni di euro euro pro capite)
% su totale pro capite Stati Uniti 392.417 42,0 1.410 Europa 298.395 32,0 425 Giappone 114.613 12,3 905 Resto del mondo 128.050 13,7 23 Totale mondo 933.476 154 Rimane una particolare concentrazione negli Stati Uniti. Come vedremo più avanti, ci sono forti differenze anche allinterno dellEuropa. Alcuni paesi dellEuropa occidentale sono vicini al livello pro capite americano.
E questa è la situazione per il mercato delle telecomunicazioni.
Mercato TLC
(milioni di euro totale euro pro capite)
% su totale pro capite Stati Uniti 278.480 24,5 1.000 Europa 332.616 29,2 473 Giappone 139.889 12,3 1.104 Resto del mondo 386.331 34,0 70 Totale mondo 1.137.316 188 Nel caso delle telecomunicazioni gli squilibri sono un po men drastici, ma anche se lEuropa in cifra assoluta supera gli Stati Uniti la media europea rispetto alla popolazione è meno della metà. Come vedremo più avanti, in questo settore alcuni paesi europei hanno un livello di spesa pro capite superiore a quello americano.
Questo è lo sviluppo del mercato dellinformation technology in sedici paesi europei con laggiunta, per confronto, degli Stati Uniti e del Giappone.
Mercato IT
(milioni di euro)
2001 2002 2003 pro capite
(euro)Svizzera 11.898 11.338 11.082 1.521 Stati Uniti 417.213 399.936 392.417 1.410 Norvegia 6.140 5.766 5.749 1.272 Svezia 11.447 10.999 10.602 1.194 Danimarca 6.688 6.408 6.370 1.191 Gran Bretagna 64.727 63.821 63.626 1.065 Olanda 16.668 16.120 15.899 1.002 Finlandia 4.755 4.786 4.790 922 Giappone 116.075 115.178 114.613 905 Francia 51.283 49.914 48.948 836 Austria 6.688 6.459 6.473 803 Germania 67.657 63.965 63.001 766 Belgio-Lussem. 8.554 8.025 7.933 743 Irlanda 2.389 2.285 2.263 624 Italia 25.314 24.778 24.116 428 Spagna 11.667 11.197 11.563 283 Portogallo 2.675 2.503 2.546 246 Grecia 1.903 1.815 1.878 183 Europa occid. 300.454 290.178 286.840 757 Europa 310.215 300.776 298.395 425 Resto del mondo 124.197 126.255 128.050 23 Mondo 967.700 933.146 933.467 154 LItalia rimane arretrata poco al di sopra della media auropea. Sembrava che nel 1999-2000 avesse una crescita un po più veloce del resto dellEuropa, ma ora ha una diminuzione simile alla media.
Può essere interessante vedere le differenze nel settore IT anche sotto forma di mappa geografica.
Information technology
nellEuropa occidentale
(euro pro capite)Il mercato è quasi dovunque in diminuzione, ma rimangono forti differenze. Gli investimenti più elevati continuano a essere concetrati nellEuropa settentrionale e centro-occidentale. LItalia è relativamente avanzata rispetto lEuropa meridionale e orientale, ma ancora lontana dai livelli dei paesi più evoluti.
Mentre in precedenti edizioni del rapporto Eito cerano analisi relativamente estese sulla situazione nellEuropa orientale, nellaggiornamento 2004 ci sono dati solo per cinque paesi (di cui quattro sono recentemente entrati nellUnione Europea).
Mercato IT
(milioni di euro)
2001 2002 2003 pro capite
(euro)Estonia 181 199 216 158 Slovacchia 615 686 757 141 Polonia 3.470 3.640 3.992 103 Lettonia 178 202 220 93 Bulgaria 264 274 312 39 In contrasto con la diminuzione che si rileva nellEuropa occidentale, in questi paesi gli investimenti information technoilogy continuano a crescere ma in dimensioni ancora modeste rispetto alle esigenze di sviluppo.
Dalle analisi negli anni precedenti risulta che tre nuovi membri dellUnione Europea hanno spese IT pro capite più alte dei paesi qui citati (e di tutto il resto dellEuropa orientale). Sono la Slovenia, la Repubblica Ceca e lUngheria.
Secondo unaltra fonte (IDC) queste sono le spese IT, in dollari, in cinque paesi europei nel 2003 suddivise fra piccole imprese (meno di 100 dipendenti) e medie (da 100 a 500) mentre il totale riguarda lintera spesa nel settore per ciascun paese.
Mercato IT
(milioni di dollari)
piccole medie totale pro capite
(dollari)Gran Bretagna 12.905 14.967 52.182 873 Francia 9.273 9.517 40.724 696 Germania 14.772 11.911 48.032 583 Italia 5.182 3.938 20.000 355 Spagna 3.127 2.489 10.344 252 Europa 63.681 59.919 232.372 331
Come osservato allinizio, accade spesso che su argomenti di questo genere fonti diverse offrano dati discordanti senza adeguate informazioni sul metodo che permettano di spiegare i motivi di diverganza fra le varie valutazioni.
In questo grafico vediamo il dato, secondo la stessa fonte, come spesa media per azienda, nelle piccole imprese (meno di 100 dipendenti).
Information technology
nelle piccole imprese
(dollari in media per impresa)
Ne prossimo grafico vediamo lo stesso dato per le medie imprese (da 100 a 500 dipendenti).
Information technology
nelle medie imprese
(dollari in media per impresa)
Sullattendibilità di dati come questi è sempre opportuno avere qualche dubbio. Tuttavia sembra confermata la scarsità di investimenti nel settore IT in Italia, più accentuata fra le piccole imprese che fa le medie.
La lettura qualitativa dei dati non è semplice, perché non è facile distinguere fra una preoccupante mancanza di utile innovazione e una saggia attenzione nellevitare sprechi in teconologie inutili (o dannose quando applicate dove non servono o nel modo sbagliato). Vedi le osservazioni alla fine di questa analisi.
Secondo il rapporto Eito, questo è lo sviluppo nel mercato delle telecomunicazioni:
Mercato telecomunicazioni
(milioni di euro)
2001 2002 2003 pro capite
(euro)Svizzera 8.791 8.925 9.102 1.249 Svezia 9.258 9.674 9.949 1.119 Giappone 132.423 141.427 139.899 1.104 Danimarca 5.340 5.641 5.819 1.101 Irlanda 3.499 3.610 3.718 1.026 Stati Uniti 272.598 280.285 278.480 1.000 Gran Bretagna 54.507 55.604 57.405 961 Olanda 14.353 14.764 15.044 948 Norvegia 3.858 4.047 4.170 923 Austria 6.885 7.066 7.289 904 Belgio-Lussem. 9.028 9.182 9.299 871 Finlandia 4.249 4.378 4.407 779 Germania 61.223 61.756 63.233 769 Italia 38.240 39.625 41.127 730 Francia 37.628 38.953 39.536 676 Spagna 22.256 23.156 23.838 582 Portogallo 5.539 5.697 5.887 568 Grecia 5.347 5.562 5.647 553 Europa occid. 290.099 297.639 305.550 807 Europa 312.938 322.893 332.616 473 Resto del mondo 343.360 364.870 386.331 70 Mondo 1.061.318 1.109.475 1.137.316 188 Mentre il mercato dellinformatica è quasi dovunque in diminuzione, la spesa in telecomunicazioni continua a crescere, ma rimangono disparità analoghe a quelle che si erano rilevate negli anni preceenti. LItalia, da questo punto di vista, è, sopra la media europea, ma sotto il livello pro capite dellEuropa occidentale.
Questa è al situazione del settore telecomunicazioni nei cinque paesi dellEuropa orientale di cui ci sono notizie nellanalisi Eito 2004.
Mercato telecomunicazioni
(milioni di euro)
2001 2002 2003 pro capite
(euro)Estonia 455 499 524 383 Lettonia 596 638 670 282 Polonia 9.381 10.064 10.816 281 Slovacchia 1.059 1.195 1.255 233 Bulgaria 1.055 1.265 1.452 182 Le spese in telecomunicazioni sono più elevate di quelle in information technology, con forti perentuali di crescita, ma rimangono inferiori ai livelli occidentali.
Dai dati degli anni precedenti risulta che la Slovenia ha il più alto investimento pro capite in telecomunicazioni (come in IT) dellEuropa orientale, mentre in questo settore lUngheria e la Repubblica Ceca si collocano al terzo e al quarto posto, dopo lEstonia (vedi dati europei per la situazione di questi paesi nelluso dellinternet).
Questo grafico riassume la situazione dei due mercati (information technology e telecomunicazioni) in 18 paesi nel 2003 in base alla spesa pro capite.
Information technology
e telecomunicazioni
(euro pro capite)In quattro paesi europei, e più fortemente negli Stati Uniti, prevale linvestimento in information technology. In otto paesi (e nella media europea) i due settori hanno dimensioni simili. In cinque (fra cui lItalia) prevale fortemente la spesa in telecomunicazioni. Non è una coincidenza il fatto che i paesi dove la componente IT è più debole sono i meno evoluti nel sistema complessivo ICT.
Per quanto riguarda le linee telefoniche, ecco un confronto fra alcuni paesi, secondo la stessa fonte.
Linee telefoniche fisse
(numeri in migliaia)
2002 2003 % su
mondoper 100
abitantiSvizzera 5.431 5.480 0,5 75,2 Norvegia 3.385 3.380 0,3 74,8 Svezia 6.640 6.630 0,6 74,6 Danimarca 3.066 3.985 0,3 74,5 Stati Uniti 197.000 195.515 16,8 70,2 Germania 53.660 54.440 4,7 66,2 Gran Bretagna 36.895 36.963 3,2 61,9 Francia 34.332 34.054 2,9 58,2 Giappone 73.300 69.560 6,0 54,9 Finlandia 2.817 2.777 0,2 53,5 Italia 27.600 27.747 2,4 49,3 Spagna 18.557 18.702 1,6 45,6 Europa occid. 247.130 249.001 21,5 65,7 Europa 333.343 337.605 29,2 48,1 Resto del mondo 507.239 554.696 47,9 10,1 Mondo 1.110.992 1.157.376 19,1 Si conferma la tradizionale arretratezza dellItalia ma, come sappiamo, la situazione è diversa quando si tratta di telefonia mobile.
Telefonia mobile
(numeri in migliaia)
2002 2003 % su
mondoper 100
abitantiItalia 51.999 54.057 4,0 96,0 Svezia 7.937 8.444 0,6 95,1 Finlandia 4.562 4.654 0,3 89,6 Spagna 33.076 35.746 2,7 87,2 Gran Bretagna 49.473 50.954 3,8 85,3 Danimarca 4.208 4.513 0,3 84,4 Norvegia 3.560 3.710 0,3 82,1 Svizzera 5.706 5.967 0,4 81,9 Germania 59.244 63.663 5,0 77,4 Francia 36.850 39.596 3,0 67,7 Giappone 73.541 80.444 6,0 63,5 Stati Uniti 141.211 157.549 11,7 56,6 Europa occid. 328.973 350.563 26,1 92.5 Europa 404.514 447.894 33,4 63,7 Resto del mondo 592.001 655.784 48,9 11,9 Mondo 1.148.267 1.341.671 22,1 Sembra che lItalia sia davvero il paese in Europa con la più alta diffusione di telefonia mobile in rapporto alla popolazione (ma, secondo i dati dellEconomist, cè una densità più alta nel Lussemburgo e, fuori dallEuropa, a Taiwan e Hong Kong).
Ma i telefoni callulari si stanno diffondendo anche nel resto dellEuropa e nel mondo. Quasi dovunque (ma non negli Stati Uniti) la telefonia mobile ha superato quella fissa come vediamo nel prossimo grafico.
Telefoni fissi e mobili in 12 paesi
(linee per 100 abitanti)La telefonia mobile si sta estendendo anche dove, qualche anno fa, era meno diffusa. Rimane uno squilibrio particolare in paesi, come lItalia e la Spagna, con una minore penetrazione della telefonia fissa. Sullo sviluppo della telefonia in Italia vedi il capitolo dedicato a questo argomento in Cenni di storia dei sistemi di comunicazione.
Da alcuni anni il rapporto Eito è lacunoso e impreciso per quanto riguarda luso di personal computer e dell linternet (e anche altre fonti analoghe danno informazioni di scarsa utilità). Da questo punto di vista sono più attendibili le statistiche di hoscount analizzate nelle sezioni dati internazionali ed europei e le informazioni sulluso della rete nei dati italiani. Tuttavia mi sembra che possa essere interessante luso di questa fonte per un confronto fra la diffusione della telefonia cellulare e luso dellinternet (anche in questo caso i dati si riferiscono allanno 2003).
Telefonia mobile e uso dellinternet
in 12 paesi
(percentuale sulla popolazione)
I dati sulla telefonia cellolare possono essere abbastanza precisi,
mentre quelli sulluso dellinternet sono molto discutibili.
Tuttavia possiamo sperare che i criteri siano omogenei
e che i confronti internazionali non siano provi di senso.
Le anomalie italiane non si limitano alla telefonia cellulare. Cè unevoluzione insolita anche nel caso dellinternet. Da tre anni, dopo un lungo periodo di relativa arretratezza, si rileva un forte aumento di attività online dallItalia (vedi dati europei) e cè una crescita meno accentuata, ma significativa, del numero di persone che si collegano alla rete (vedi dati italiani).
Secondo questa fonte il mercato dellinformation technology in Europa aveva avuro una crescita media annua del 7 % dal 1994 al 1997, che era salita a 10 nel 1998, 11 nel 1999 e 12 nel 2000. Ma dal 2001 (come in America) è in diminuzione. Continua, invece, un aumento nel settore delle telecomunicazioni.
LItalia, come negli anni precedenti, rappresenta l8 % del mercato information technology nellEuropa occidentale, il 13 % del nel caso delle telecomunicazioni. Rimane sostanzialmente invariata larretratezza italiana, specialmente nel settore IT.
Sembra probabile che nel medio-lungo periodo la situazione nelle maggiori economie dellUnione Europea tenda a equilibrarsi, ma il cammino è ancora lungo perché lItalia possa raggiungere il livello dei paesi più avanzati nellinformatica.
Tuttavia... come dicono due antichi proverbi... non è tuttoro quello che luce e non tutti i mali vengono per nuocere. Molte spese in information technology in tutto il mondo (da più di ventanni ma specialmente in una disorientata orgia tecnologica alla fine del secolo scorso) si sono tradotte in sprechi e danni (vedi Il paradosso della tecnologia e La stupidità delle tecnologie).
Con un salto di qualità, un balzo di intelligenza e pragmatismo, lItalia potrebbe portarsi in vantaggio. Non aumentando disordinatamente le spese in tecnologia, ma approfittando della fase critica per scegliere meglio, spendere meno e soprattutto usare le risorse tecniche in modo più efficiente e concreto.
Lo sviluppo dellinternet (nei paesi come lItalia dove, da dieci anni, cè una diffusa disponibilità di connessioni) non dipende dalle risorse tecniche. Ha una propria autonoma identità e la sua crescita dipende da fattori culturali, dalle relazioni (personali e di lavoro) e dalla qualità dei servizi disponibili. Alla rete e alla sua evoluzione sono dedicate altre parti della sezione dati in questo sito.
Analisi di dati sullinternet