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Un’evoluzione complessa
fra cambiamenti e continuità

Un contributo di Giancarlo Livraghi al quinto rapporto del Censis – maggio 2006


Confronti 2001-2005
(prima parte)



In questa parte dell’analisi vediamo la situazione nel 2005, come risulta dagli studi del Censis, con le variazioni rispetto al 2001,in base a tre parametri demografici: “genere”, livello di istruzione scolastica ed età.

Il concetto di “uso abituale” è definito, per tutte le risorse, fuorché i libri, con lo stesso criterio: “almeno tre volte alla settimana”. Ha, quindi, un valore un po’ diverso secondo l’intrinseca frequenza di ciascuna risorsa (per esempio se è una definizione corretta per i quotidiani diventa restrittiva per i settimanali – e ancora di più per i mensili). Nel caso dei libri la definizione è molto estesa: si considera “abituale” la lettura di due o più libri all’anno.



Uomini e donne


Si conferma (come risultava dai precedenti rapporti del Censis ed è anche rilevato da altre fonti) che ci sono differenze fra uomini e donne nell’uso della diverse risorse. Vediamo nel grafico la situazione nel 2005.


Persone che usano – per genere – 2005

umini e donne


La televisione è “uguale per tutti” e non ci sono grosse differenze nell’uso della telefonia mobile. La radio e i quotidiani sono più maschili, mentre prevalgono le donne nella lettura di libri e settimanali. C’è ancora una prevalenza di uomini nell’uso dell’internet, ma la differenza si sta attenuando. Va ricordato, comunque, che le differenze non sono solo una questione di “genere”, ma sono influenzate anche da altri fattori, come il livello scolastico e il tipo di lavoro. Ogni “generalizzazione” va sempre osservata con prudenza, perché la realtà è molto più articolata e complessa di ciò che appare nelle sintesi statistiche.

Nella tabella che segue vediamo le differenze in percentuale fra il 2001 e il 2005, confrontando uomini e donne, uso totale e “abituale”.


Variazione percentuale 2001-2005 per genere

  uso totale uso abituale
  uomini donne totale uomini donne totale
televisione + 1 + 1 + 1 =   + 2 + 1
cellulare + 7 + 20 + 13 + 95 + 94 + 94
radio + 7 – 3 + 2 + 8 – 6 + 1
libri + 6 + 10 + 7 – 10 + 2 – 3
quotidiani – 7 – 4 – 5 – 15 – 6 – 10
periodici – 9 + 1 – 3 – 3 – 30 – 21
settimanali – 7 + 3 =   – 7 – 35 – 26
mensili – 5 – 1 – 3 =   – 25 – 12
computer + 27 + 40 + 33 + 28 + 50 + 38
internet + 56 + 112 + 78 + 57 + 124 + 81
tv satellit. + 30 + 26 + 30 + 32 + 50 + 43


Come era prevedibile, alcune situazioni rimangono invariate, o si modificano poco nel tempo, mentre altre hanno evoluzioni veloci. Per esempio nell’uso della telefonia mobile le donne si sono avvicinate agli uomini per numero totale, ma l’uso abituale ha avuto una uguale (e forte) crescita per gli uni e per le altre. Sembra attenuarsi la differenza nel caso di quotidiani e settimanali, mentre aumenta nella lettura dei libri. È particolarmente rilevante la crescita della presenza femminile nell’uso del computer – e ancora di più dell’internet.



Per livello d’istruzione


Nel prossimo grafico vediamo le differenze nel 2005 per livello di istruzione scolastica .


Persone che usano – per livello scolastico – 2005

livello scolastico
Per “più istruiti” si intende laurea o diploma
“meno istruiti” licenza elementare o media


Anche in questo caso non ci sono differenze per quanto riguarda l’onnipresente televisione, mentre in tutti gli altri casi l’uso è più o meno concentrato nel livelli di istruzione “superiori” o “medio superiori”. Come è abbastanza ovvio, le differenze più forti si rilevano nella lettura dei libri e nell’uso dell’internet. Ma è interessante osservare, anche da questo punto di vista, il cambiamento in percentuale nel 2005 rispetto al 2001.


Variazione percentuale 2001-2005 per livello di istruzione

  uso totale uso abituale
  meno istruiti più istruiti totale meno istruiti più istruiti totale
televisione + 1 =   + 1 + 1 + 1 + 1
cellulare + 16 + 11 + 95 + 95 + 95 + 94
radio – 3 + 6 + 2 – 3 + 5 + 1
libri + 8 + 11 + 7 – 7 + 1 – 3
quotidiani – 1 – 7 – 5 – 7 – 11 – 10
periodici – 4 – 3 – 3 – 30 – 11 – 21
settimanali – 3 + 2 =   – 37 – 11 – 26
mensili + 1 – 8 – 3 =   – 21 – 12
computer + 31 + 39 + 33 + 28 + 48 + 38
internet + 76 + 83 + 78 + 66 + 90 + 81
tv satellit. + 6 + 55 + 30 =   + 59 + 43


Benché la differenza sia così piccola da non essere significativa, è sorprendente constatare come la televisione possa essere ancora in aumento – e abbia solo un cedimento marginale fra i “più istruiti”. Diverse fonti confermano che l’uso di nuove tecnologie riduce un po’ il numero di ore passate davanti alla televisione, ma non in tale misura da renderlo “non abituale”.

L’uso della telefonia mobile tende a equilibrarsi, anche da questo punto di vista, con un forte aumento dell’uso “abituale”. La crescita della radio si concentra fra i “più istruiti”. Sono invece i “meno istruiti” a far diminuire la lettura dei libri. È preoccupante che il cedimento dei quotidiani sia particolarmente forte fra i “più istruiti”. Nel caso dei periodici la diminuzione è generale, ma più accentuata per i settimanali fra i “meno istruiti”.

Nel caso dell’internet, da altre fonti risulta una crescita nei livelli scolastici “medi”, mentre rimane molto scarsa la diffusione a livello “elementare” (questo fatto è anche collegato al problema delle persone più anziane, che andavano a scuola quando era meno esteso l’accesso alle “medie”).


Per età


Anche nella suddivisione per fasce di età, cominciamo con un grafico riferito al 2005. In questo studio sono considerate solo tre ampie categorie di età – dai 14 ai 29 anni, dai 30 ai 64 e dai 65 in su.


Persone che usano – per età – 2005

eta


Le differenze sono marginali nel caso della televisione. Per tutti gli altri strumenti si conferma la debolezza nelle fasce di età più elevata (che si connette, come già osservato, alla maggiore diffusione di un basso livello scolastico fra gli anziani). La radio si conferma un mezzo “giovane”. Sembra relativamente “consolante” una meno scarsa lettura dei libri fra i giovani, ma non dà segni di crescita come comportamento “abituale”.

Vediamo nella tabella i cambiamenti in percentuale dal 2101 al 2005.


Variazione percentuale 2001-2005 per età

  uso totale uso abituale
  14-29 30-64 65 +  14-29 30-64 65 + 
televisione + 2 + 1 =   =   =   =  
cellulare + 12 + 13 + 53 + 39 + 146 + 213
radio + 3 + 3 + 8 =   + 8 + 9
libri + 15 + 7 + 16 – 5 =   + 14
quotidiani =   – 8 + 6 – 8 – 11 – 10
periodici – 4 – 2 – 4 – 19 – 14 – 43
settimanali – 7 + 3 =   – 10 – 25 – 42
mensili – 1 – 6 + 21 – 42 + 5 – ? *
computer + 36 + 47 + 40 + 34 + 57 + 26
internet + 82 + 96 + 67 + 90 + 96 + 40
tv satellit. + 24 + 38 + 81 + 38 + 44 + ? *

* Nota: i dati di uso abituale “65 e oltre” per i mensili e per la tv satellitare
sono troppo piccoli per poter calcolare variazioni percentuali.
Ma sembra probabile che ci sia un aumento della tv satellitare
e una diminuzione nella lettura dei mensili.
C’è un problema analogo nel caso dell’internet,
ma altre fonti confermano un aumento percentualmente rilevante
delle (poche) persone online dai 65 anni in su


Come già rilevato in base ad altri criteri, un uso più abituale della telefonia mobile tende a “normalizzarsi” estendendosi nelle categorie dove era meno diffuso. Cresce la lettura dei libri fra gli anziani, ma come molti degli sviluppi in questo segmento è probabile che si tratti di invecchiamento dei lettori abituali più che di nuova diffusione della lettura nelle età avanzate. Qualcosa di simile potrebbe influire sulla lettura della stampa quotidiana, che è in diminuzione a tutte le età, ma non per uso “totale” dai 65 anni in poi.

L’internet ha indici elevati di crescita in tutte le categorie – e ha il più alto potenziale di ulteriore espansione.




Nella prossima parte vedremo i confronti 2001-2005 ordinati in modo diverso, per ciascuno degli strumenti di informazione e comunicazione. Poi le prospettive di sviluppo nel tempo anche in periodi precedenti, seguite da alcuni confronti internazionali, prima di arrivare a qualche osservazione conclusiva per ognuna delle risorse – e infine ad alcuni commenti sulla situazione in generale.



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