Il filo
di Arianna
La
stupidità
del fondamentalismo
Fra i commenti dei lettori a proposito del potere della stupidità ci sono alcune osservazioni critiche che meritano qualche approfondimento.
Dice, per esempio, Giacomo Sinibaldi: «trovo che manca la trattazione di un aspetto della stupidità secondo me tra i più esaltanti: la stupidità del fondamentalismo». E aggiunge: «Se solo penso al fondamentalismo religioso, politico, sportivo, sociale, economico, ecc. penso che costituiscano sempre più le riserve di stupidità più avanzate tra quelle che possiamo incontrare nella realtà dei nostri tempi».
Credo che le fonti di stupidità siano infinite e in quella enorme molteplicità sia difficile capire quale sia la più esaltante o esaltata. Ma è vero che il fondamentalismo (o integralismo, dogmatismo, assolutismo, fanatismo, oscurantismo, superstizione... eccetera) è un fenomeno particolarmente insidioso e imperversante più che mai in unepoca che si illudeva di essere illuminata, civile, libera, consapevole, aperta alle diversità di cultura e alle differenze di opinione.
Lacuta osservazione di Sinibaldi è che non si tratta solo delle manifestazioni più evidenti, drammatiche e discusse (come i fondamentalismi religiosi o ideologici). Ci sono atteggiamenti altrettanto perversi in ogni sorta di schieramenti e di pregiudizi. Come le esagerazioni del tifo sportivo, gli eccessi della moda, gli stupidi divismi (vedi Il problema dellidolatria)... eccetera... ogni sorta di accecanti e umilianti asservimenti a questa o quella insulsa maniera di essere o di pensare.
Non è necessariamente sbagliato, né stupido, schierarsi. Si può aderire a questa o a quella idea senza diventare fanatici. Si può amare il proprio luogo dorigine senza essere campanilisti, xenofobi o provinciali. Si può essere affezionati alla propria famiglia senza farne un bastione contro il resto delluniverso. Chi pensa che la cucina italiana (con tutta la sua ricchezza di varianti regionali) sia la migliore del mondo non è lontano dallavere ragione ma ciò non vuol dire che non sia piacevole sperimentarne, ogni tanto, qualche altra. E può essere altrettanto gustoso cercare i sapori delle idee.
Perfino la tolleranza può essere integralista. Ci sono infinite diversità che non sono soltanto tollerabili, ma anche interessanti ed educative. Ma ciò non significa che tutto ciò che ci viene proposto sia sempre accettabile o che per sfuggire a un integralismo sia sensato assoggettarsi a un altro.
Liberarsi dai grandi integralismi, potenti e organizzati, può essere difficile ma è necessario se non si vuole essere, in un modo o nellaltro, ridotti in schiavitù. La proliferante moltitudine dei piccoli integralismi può sembrare, relativamente, meno pericolosa. Ma una cosa tira laltra...
Uno dei modi per combattere la stupidità (e le sue pericolose conseguenze) è chiederci continuamente se stiamo pensando con la nostra testa o se siamo prigionieri di preconcetti, pregiudizi e abitudini mentali che ci tolgono la capacità di capire.
Vedi
anche
Stupidità e
superstizione
Il
potere delloscurantismo