2
La questione
dellusabilità
La questione dellusabilità è emersa tra gli anni 80 e gli anni 90, quando il diffondersi dei personal computer ha portato allutilizzo di strumenti informatici un gran numero di persone prive di conoscenze approfondite sullargomento. È un problema che si è evidenziato allinizio nel software (sistemi operativi e programmi) e solo recentemente, con la diffusione dellinternet e col crescere degli investimenti aziendali in questo ambiente, comincia a essere sentito anche in ambito web.
Quantunque un sito web sia di più facile utilizzo rispetto a un programma, tuttavia la sua usabilità è più cruciale, essenzialmente per due motivi.
- Un programma viene prima acquistato e successivamente usato. Quindi la sua usabilità incide relativamente nel raggiungimento degli obiettivi.
- Un programma viene usato ripetutamente e vi è da parte dellutilizzatore sia una disponibilità allapprendimento, sia un crescere dellesperienza nel suo uso. Senza contare che un programma dispone di manuali (cartacei e digitali).
Un sito web, se si rivela poco usabile, non potrà mai contare su un numero sufficiente di visite da parte dellutente, che non avrà modo (cioè voglia) di impararne luso. In altre parole, se luso di un sito web non si rivela subito soddisfacente, lutente non ne scoprirà altri eventuali pregi. Lusabilità diventa quindi, in ogni sito web, un pre-requisito per il raggiungimento degli obiettivi.
Le domande da porsi in via preliminare sono le stesse che sono alla base di altri aspetti del progetto, e cioè a cosa serve il sito, chi lo userà e perché mai dovrebbe andare (e possibilmente tornare) a visitarlo.
La questione dellusabilità segue quindi tutto il progetto in tutte le sue fasi, dalla definizione degli obiettivi allarchitettura dellinformazione, alla costruzione dellinterfaccia attraverso la quale si rende possibile la navigazione del sito e linterazione con lazienda e i suoi servizi (per interrogazioni, ordini, modifiche, e altro).
Rispetto ai programmi, lusabilità di un sito web deve anche confrontarsi con problematiche del tutto assenti nel software e più squisitamente attinenti il campo della comunicazione. Mentre un programma deve solo funzionare, un sito web deve anche trasmettere attraverso una serie di segni visivi e testuali il mood aziendale o di prodotto, in modo coerente e correlato col suo posizionamento e con la comunicazione attraverso altri canali.
Succede di conseguenza che il tema della usability scateni vere e proprie guerre di religione tra i fautori di una usability estrema (con una propensione eccessiva alla rinuncia a qualsiasi elemento di gradevolezza) e i sostenitori di un visual design seducente e originale (utilizzabile facilmente solo dal suo autore... e da pochi altri opportunamente attrezzati e addestrati).
Purtroppo, in questo caso, il punto di equilibrio non si trova in soluzioni di compromesso, ma deve essere cercato piuttosto (con puntigliosa convinzione) in una terza via, appealing perché usabile e usabile perché appealing. Questo è il compito di un buon web designer (e qui sta la sua vera creatività).
È un tema che riguarda (e appassiona) soprattutto gli addetti ai lavori : ma è importante che limpresa ne conosca almeno gli elementi essenziali per poter ottenere (anzi esigere) unefficienza equilibrata e concretamente funzionale.
Questo è il capitolo 25 (di 32) del libro Le imprese e linternet di Giancarlo Livraghi e Sofia Postai Lindice si trova su http://gandalf.it/upa/ |