Avevo scritto varie volte, nel corso degli anni, a
proposito del progetto Audiweb un sistema di
verifica il cui obiettivo è fornire dati che siano
utili per organizzare la pubblicità sui siti web
(secondo il modello dellAuditel televisivo e di analoghi
istituti per la stampa e altri mezzi). Una
sintesi di quella lunga e travagliata vicenda, che dura da
sei anni con una turbolenta successione di crisi e di false
partenze, è riassunta in due articoli uno del maggio
2000 Laudiweb è affondato
e uno del luglio 2002 Audiweb
dopo cinque anni parte davvero?.
Quella parte della storia si è conclusa
nellaprile 2003, quando finalmente il sistema ha cominciato
a funzionare e sono stato diffusi i primi dati. Ci vorranno
sicuramente parecchi mesi, probabilmente alcuni anni, per
poter valutare levoluzione successiva.
Non è una coincidenza il fatto che questo
accada nel momento peggiore dellevoluzione (comunque debole
e confusa) della pubblicità sui siti web vedi un articolo
del dicembre 2002 Diminuisce
la pubblicità (online e non). Ora che cosa succederà?
La disponibilità di alcuni dati potrà ridare un po
di respiro a un settore quasi defunto?
Non mi azzardo a fare profezie. Ma non è
improbabile che i venditori di pubblicità,
ringalluzziti dal fatto che qualcosa è
certificato, cerchino di approfittarne.
Specialmente le grandi concessionarie che sanno quanto
le strutture burocratiche delle grandi imprese siano afflitte
dallansia del numero (il fatto che esista un dato numerico,
indipendentemente dalla sua attendibilità, è
confortante specialmente per chi, in un sistema
gerarchico, deve giustificare le sue scelte
agli occhi del livelli superiori).
Come avevo detto e scritto fin dallinizio, è
molto improbabile che un sistema neonato (e da una gravidanza
travagliata) possa offrire certezze quando
ci sono (non senza motivo) polemiche e dubbi su sistemi di
verifica consolidati da decenni di esperienza.
Un altro, evidente, problema è che questo sistema
nasce (inevitabilmente) da una visione centralizzata
secondo il modello dei mass media tradizionali. Cosa che
ha poco o nulla a che fare con gli usi più interessanti e utili
della rete. Può verificare solo pochi grandi siti
e offre una misurazione che è sostanzialmente inutile se non si
cade nellerrore di trattare linternet per ciò che
non è. Come ho imparato e verificato in una decina
danni di studio e osservazione e ho spiegato nei miei
libri, oltre che in così tante altre
occasioni (relazioni, articoli eccetera) che sarebbe ingombrante elencarle.
Anche se spero che sia inutile ripeterlo, forse è
necessario ricordare che il concetto di audience (e la
relativa misurazione) è irrilevante in un sistema
interattivo che ha in sé la capacità di dare
verifiche più dirette e specifiche, perciò
molto più significative.
Ma, nonostante tutto, ben venga lAudiweb. Perché
un sistema unico e accettato come riferimento,
per quanto imperfetto possa essere, è meglio di
molteplici proposte diverse in conflitto fra loro. E
perché quando le imprese avranno soddisfatto la loro
ansia numerica, e i dati saranno andati a dormire
negli archivi i cui si ammucchiano documentazioni inutili
ma inevitabili... forse si potrà ragionare più
seriamente su esperienze pratiche, fatti verificabili, quindi finalmente
distinguere fra investimenti inutili, o troppo banali per poter essere
rilevanti, e la possibilità di ottenere risultati concreti.
Sarebbe lungo e complesso approfondire gli aspetti tecnici,
nonché i dubbi e le riserve che è legittimo, se non
necessario, avere su ogni operazione di questa specie. Ma, in breve
sintesi, questi sono i fatti essenziali.
Dopo svariate soluzioni ipotizzate nelle varie fasi e molteplici
false partenze, a questo punto la nascita
dellAudiweb non porta alcuna novità rispetto
ai sistemi esistenti. In sostanza si limita a riconoscere
come Audiweb alcune risorse già disponibili da tempo.
Nielsen Net Ratings per la verifica di audience, Red Sheriff e
Abc. per i .contatori di pageview.
Pare che ci sia lintenzione di passare, nel tempo, da un semplice
ricnoscimento a qualche forma di certificazione,
che potrebbe implicare aggiunte o modifiche alle metodologie esistenti.
Ma sembra improbabile che questi eventuali sviluppi
si traducano in pratica prima del 2004.