Ho quasi sempre evitato, in questa rubrica, di entrare
nel tema specifico dei siti web. Perché è molto
più importante, prima di pensare a un sito, avere le
idee chiare sulla strategia generale in cui si colloca quella
particolare applicazione. Ma cè un aspetto
fondamentale nella costruzione di un sito (come di qualsiasi
presenza online) che credo meriti qualche approfondimento.
Si parla, giustamente, di architettura. La struttura di
un sito è qualcosa di simile a un edificio. Ha luoghi,
percorsi e funzioni. Ho sentito dire, da persone molto
preparate in questo campo, che non è compito
dellarchitetto definire i contenuti. Questo è giusto
se si intende dire che in mancanza di idee chiare e di
contenuti precisi non è possibile progettare una buona
architettura. Ma diventa un errore (purtroppo molto diffuso)
quando si pensa che larchitettura possa essere sempre
la stessa, indipendentemente dalla sua funzione.
Larchitettura di un palazzo per uffici è diversa
da quella di un supermercato. Larchitettura di uno stadio
non somiglia a quella di un albergo. Non ha senso costruire
una stazione ferroviaria come se fosse un circo equestre.
Ogni architettura devessere concepita secondo la sua
specifica funzione. Se Le Corbusier diceva che una casa
è una macchina per abitare, è
ancora più vero che un sito web è una macchina
di servizio. Che funziona tanto meglio quanto più la sua
struttura interna è complessa, ma appare semplice al lettore.
Ogni sistema ipertestuale è
soprattutto organizzazione funzionale dei contenuti. Vedi
Come funziona un ipertesto.
Cè anche una precisa ergonomia della comunicazione
online. Vedi Il letargo
delergonomia.
Costruire una macchina davvero funzionale non è
unimpresa facile. Questo è uno dei motivi per cui
tanti cercano di cavarsela con un paravento di approssimative
apparenze, dietro cui si nasconde un ammasso di contenuti
scadenti o mal reperibili.
Molti sembrano pensare che una homepage sia una facciata
o una vetrina. Quel concetto è straordinariamente
stupido e insensato da un punto di vista funzionale.
Facciate e vetrine si vedono da fuori. Quando vediamo la
homepage siamo già dentro. Ciò che ci serve non
è un invito a entrare ma una guida chiara,
immediata e facile per sapere da che parte dirigerci.
Una buona homepage devessere soprattutto funzionale
e quanto più è semplice tanto meglio funziona.
Il che non vuol dire che sia brutta. Al contrario, strutture
essenziali possono essere molto più belle, e piacevoli
alla vista, di quelle farraginose e confuse.
I siti più efficienti sono spesso definiti
spartani. Ma nessuno ha mai pensato che un tempio
dorico fosse brutto e ci può essere unottima
qualità estetica in architetture moderne basate su
efficienti criteri di funzionalità.
Sembra che molti siti web siano messi online solo per
pavoneggiarsi. Limpresa (o chiunque altro sia il
committente) non fa altro che vantarsi, senza
spiegare perché abbia una così alta opinione di
sé. Chi realizza il sito si dedica a sbandierare ogni
sorta di effetti speciali che si realizzano molto
facilmente e che servono solo a creare confusione.
Cè chi cerca intenzionalmente
un effetto Las Vegas perché non ha alcuna
intenzione di dare un vero servizio online. Ma in quel caso
dovrebbe essere chiaro a tutti che è solo scenografia.
Vedi Linternet: così
uguale e così diversa.
Ma anche quando i contenuti ci sono, e la macchina
della conoscenza è bene organizzata,
larchitettura non basta. Una differenza importante fra la
costruzione di un sito web e quella di una casa è
levoluzione nel tempo. Ovviamente ogni cosa online
può essere facilmente modificata o aggiornata.
Perciò la soluzione migliore è quasi sempre
partire con una struttura piccola e farla crescere
gradualmente, imparando e verificando con lesperienza. Le
capacità dellarchitetto si devono fondere con quelle
dellagricoltore.
Già nel 1999 in questa rubrica parlavo di
coltivazione dellinternet e poi quello
è diventato il titolo di un libro.
Vedi anche Leconomia connessa:
biologia, agricoltura, coltivazione.
È vero anche che un sito deve evolversi
continuamente e aggiornarsi spesso. Ma ciò non
significa che sia bene cambiare per il gusto di
cambiare. Levoluzione può e deve avvenire in
modo coerente con un patrimonio di conoscenze in costante
evoluzione, ma con unidentità riconoscibile che
continua nel tempo.
La conoscenza delle tecnologie è necessaria, ma
non è sufficiente e non è la base portante.
Per impostare e sviluppare bene unattività online
occorre soprattutto avere le capacità di due antiche e
affascinanti attività umane: larchitettura e il
giardinaggio. In cui si fondono inseparabilmente arte e tecnica,
sensibilità e mestiere, intuito e ragione, talento e competenza.