Per unanalisi più dettagliata vedi la documentazione
sui dati internazionali ed europei
Nellimperversare di numeri e statistiche, spesso
sballate
o poco significative, sembrano essere sfuggiti allattenzione generale due dati interessanti.
Alla fine del 2000 il numero di host internet nel mondo ha superato i 100 milioni.
E se ne rileva più di un milione in Italia. Luno e laltro dato sono qualcosa di più
di una semplice curiosità statistica.
Prima di entrare nellargomento, vorrei premettere che
sono sempre stato scettico sul valore dei dati e delle
statistiche, per due motivi. Il primo è che in tutte
le cose (e specialmente nellinternet) i valori qualitativi
sono molto più importanti. Il secondo è che le
statistiche (o i risultati di
ricerche e sondaggi) non si
possono mai prendere alla lettera e spesso
linterpretazione non è facile. Le statistiche di
hostcount (come tutti gli strumenti di misura) sono
imperfette, talvolta inaffidabili, comprensibili solo con
verifiche incrociate e correttivi per neutralizzare
oscillazioni tecniche non rilevanti. Ma sei lunghi anni di
analisi su questi dati mi hanno convinto che (se
correttamente interpretati) sono un segnale rilevante
dellattività in rete; e lunico che consenta un
confronto omogeneo delle situazioni in 260 paesi
diversi.
Su scala mondiale, la soglia dei 100 milioni
di host come dato isolato non ha alcun valore se non la
curiosità numerica della cifra tonda. Ma
landamento di crescita è interessante. Non è
mai stato vero che lo sviluppo dellinternet fosse
esponenziale e molte
proiezioni basate su quella premessa si sono rivelate assurde.
Ma non è neppure vero, come altri pensavano, che dopo
una crescita veloce ci si stia avvicinando a una fase di
assestamento. Lattività in rete continua
a crescere con una notevole velocità, non solo in
quelle parti del mondo che erano arretrate e stanno in parte
recuperando il terreno perduto ma anche in paesi
tradizionalmente forti dove non si nota alcun segnale di
saturazione.
Quanto allItalia, da più di un anno si stanno
rilevando segnali di crescita più veloce che in
passato. Cerano alcuni problemi tecnici nelle
fonti disponibili che creavano incertezza
nellinterpretazione dei dati. Ma alla fine del 2000 è
risultato chiaro che cè un sostanziale cambiamento.
Possiamo ancora dubitare che lItalia abbia superato il
milione e mezzo di host internet (così collocandosi
davanti alla Francia e allOlanda) o che addirittura, come
una fonte sostiene, si stia avvicinando ai due
milioni. Ma sul fatto che abbia superato il milione di host
non possono più esserci dubbi; e questo significa che
si colloca, rispetto agli altri paesi, una posizione che non
aveva mai avuto prima.
Tre semplici grafici rendono evidente la situazione. Il
primo rappresenta landamento di crescita in Italia in
confronto al totale mondiale dal 1995 al 2000.
Host internet 1995-2000
fine 1994 = 100
Dati semestrali
Per alcuni anni lo sviluppo dellinternet in Italia ha
avuto un andamento analogo alla media mondiale. Dopo una
leggera crescita nel 1997, rimaneva quasi costante la
percentuale dellItalia rispetto al totale (fra 0,8 e 0,9 %).
Nel secondo semestre del 1999 e nel 2000 cè stato un
notevole cambiamento. Dobbiamo rilevare che con questa
crescita lItalia è arrivata a un livello che si
può collocare fra l1,1 e l1,6 per cento; per avere
una presenza adeguata al ruolo della sua economia nel mondo
dovrebbe essere fra il 3 e il 4. Ma almeno la tendenza sembra
essersi spostata abbastanza vigorosamente nella direzione
giusta.
Vediamo ora levoluzione nel tempo rispetto allEuropa.
Host internet in Italia come % dellEuropa
1990-2000
Rispetto allEuropa, lItalia si sta avvicinando a un
livello quasi adeguato. Per essere in
quota dovrebbe collocarsi fra il 12 e il 14 per cento
del totale. Se nei prossimi mesi e anni vedessimo confermata
questa tendenza, potremmo arrivarci.
Il terzo grafico rappresenta la densità,
cioè il numero di host internet per 1000 abitanti, nei
28 paesi dellarea Europa - Mediterraneo - Medio Oriente con
più di 30.000 host.
Host internet per 1000 abitanti in 28 paesi
dellarea Europa - Mediterraneo - Medio Oriente
La situazione è cambiata radicalmente. Fino a non
molto tempo fa lItalia aveva una densità inferiore a
quella della Spagna, della Repubblica Ceca e dellUngheria.
Ora si trova in una situazione simile a quella della Francia
e della Germania. Siamo molto lontani dai livelli scandinavi
o da quelli dellOlanda, dellAustria e della Svizzera; ancora
al di sotto della media nellUnione Europea. Ma per la prima
volta abbiamo superato la media dellEuropa.
Che cosa significa tutto questo? Difficile dirlo. Il dato
complessivo è il risultato di molti fenomeni diversi.
Ma un fatto è chiaro. Almeno da un punto di vista
quantitativo lItalia non è più la cenerentola
della rete; né quellunderdog
di cui si parlava in un convegno internazionale
lanno scorso. Il problema è come riempire queste
dimensioni di qualità (contenuto, cultura, valori,
servizio). Ma quello è un altro, e lungo, discorso.