12. Il trasferimento di file "complessi "
e la "compressione"

 

  Un problema che si pone abbastanza spesso è quello di mandare, oltre a un semplice messaggio "di sole parole", anche qualcosa di meno semplice: come un file "eseguibile" (cioè software), un testo scritto con un word processor, un file "compresso" o un’immagine. Molti fra i software più recenti svolgono questo compito in modo così "automatico" da farlo sembrare banale; ma è meglio rendersi conto di come funziona il sistema.

Se il trasferimento è destinato a una persona che usa il nostro stesso provider, o quando entriamo direttamente su un BBS, è quasi sempre disponibile un metodo semplice per depositare un file là dove un altro abbonato può prelevarlo. Ma se dobbiamo passare attraverso una connessione internet, la cosa non è così semplice, perché dobbiamo trasformare il file "binario" (binary) in un file di "testo ASCII" trasmissibile nella rete.

Per fortuna esistono programmi che svolgono automaticamente questo compito. Qualche anno fa il più diffuso era UUencode. C’è anche BinHex (più diffuso in ambiente Apple; in teoria, ma non sempre in pratica, "decodificabile" anche su un PC). Sono software facilmente reperibili e freeware (gratuiti). Oggi il più diffuso è MIME Base64: con questa tecnica, oggi quasi tutti gli OLR permettono di "allegare" automaticamente a un messaggio un file (di software, di immagini o di testo "formattato").

Esistono anche programmi che permettono di "comprimere" un file per ridurne le dimensioni, per poterlo trasmettere con minor ingombro e quindi più velocemente (il più diffuso di questi software si chiama Pkzip e produce file compressi con l’estensione .ZIP; esistono software specifici per usare questo metodo di compressione in un sistema "a finestre", come per esempio Winzip; questi programmi si trovano facilmente e liberamente in rete). Anche i programmi che installiamo (da dischetti o cd-rom, oppure usando file prelevati in rete) sono compressi, per occupare meno spazio; in generale non ce ne accorgiamo neppure, perché il programma di installazione "decomprime" automaticamente i file o li carica sul nostro computer in formati "compressi-eseguibili". Ma se il programma che vogliamo installare ha un nome con il suffisso .ZIP dobbiamo avere il software adatto per poterlo decomprimere prima di fare l’installazione.Una procedura abbastanza diffusa è "zippare" un file, per renderlo meno ingombrante, e poi codificarlo per poterlo spedire in rete; all’arrivo chi lo riceve farà l’operazione inversa.

Una cautela importante: non possiamo illuderci che questi sistemi abbiano un uso "universale". È necessario che la persona cui è destinato il messaggio abbia lo stesso software che abbiamo noi per ognuna delle funzioni di codifica e compressione, così che possa decomprimere e poi decodificare ciò che ha ricevuto. Spesso nascono complicazioni perché qualcuno spedisce un "allegato" senza aver verificato se il destinatario è in grado di "aprirlo".

 

   
 
Giancarlo Livraghi

 

 
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