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La rete è stata concepita per comunicare in inglese: una lingua in cui
non si usano gli accenti. Il risultato è che i testi su internet si possono trasmettere
solo con la gamma "ristretta" dei caratteri ASCII (American Standard Code for
Information Interchange) che comprende tutte le lettere dellalfabeto, tutti i
numeri e i normali segni di punteggiatura, più alcuni simboli come @ $ % & * eccetera; ma non le lettere con laccento. Questo significa che parole come perché o però o così possono arrivare deformate non solo se si scrive a un indirizzo fuori dallItalia, ma anche nella corrispondenza fra italiani. Anche se il singolo sistema accetta le lettere accentate, queste cambiano se passano sulla rete e arrivano a un altro sistema; così come cambiano se si converte un testo da un editor a un altro, o da un word processor a semplice testo (questo problema non si nota nel caso delle pagine Web, perché il linguaggio HTML permette luso di tutti i caratteri ASCII "estesi", comprese le lettere accentate; ma quando un testo si trasferisce da HTML a un altro codice di scrittura il problema si ripropone). Ci sono programmi, di sviluppo recente, che permettono di trasmettere le accentate nei messaggi in rete: come MIME Quoted-Printable e Base64. Molti OLR li usano automaticamente. Ma la soluzione migliore è una e molto semplice. Per nostra fortuna litaliano (a differenza altre lingue, come il francese o lo spagnolo) pone gli accenti sempre alla fine della parola. Per evitare problemi nella comunicazione in rete basta prendere labitudine di usare lapostrofo al posto delle lettere accentate: cioè scrivere perche o percio o cosi. |
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