|
||||||
LItalia, patria di Cesare Beccaria, si vanta della sua civiltà per il fatto che non solo ha abolito la pena di morte, ma si impegna per farla abolire in tutto il mondo. Cè diffusa indignazione quando in qualche altro paese qualcuno viene condannato a morte, indipendentemente dalla gravità dei delitti di cui quella persona è accusata. Comè possibile che nessuno esprima il minimo dubbio quando la massima autorità dello stato incita pubblicamente al linciaggio? Dicono i giornali che il 5 settembre 1998 il Presidente della Repubblica ha esortato le schiere plaudenti dellAzione Cattolica a prendere chi manda o riceve fotografie proibite sullinternet, mettergli al collo una macina da mulino e gettarlo negli abissi del mare. Non risulta che abbia fatto alcun accenno a chi maltratta o sodomizza bambini in collegi, oratori, chiese eccetera (e continua indisturbato, perché lattenzione della giustizia, e dellopinione manipolata dai giornali e dalla televisione, punta altrove). Non ho sentito la viva voce di Oscar Luigi Scalfaro. Alcuni, che lhanno ascoltata, dicono che il suo non era un invito al linciaggio, ma una proposta di suicidio collettivo. Ma non così è stata riferita sui giornali; e, anche se fosse, è un lapsus difficilmente perdonabile. Il problema è grave. La psicosi che infuria da anni sul tema pornografia, pedofilia e affini non affligge solo la rete. Le vittime innocenti di questa caccia alluntore sono tante. Molte più di quanti siano i veri colpevoli indagati. Quasi sempre hanno (giustificata) paura; tacciono, o se parlano sottovoce non permettono né a me, né a chicchessia di raccontare la loro via crucis. Fra tante cose che meriterebbero di essere rese note, ma sono costretto a tenere riservate, ce nè una che posso pubblicare. Una psicologa che conosce bene la materia, Irene Mohrhoff, mi ha gentilmente (e coraggiosamente) autorizzato a diffondere questo suo messaggio (8 settembre 1998):
Sento dire in giro: La mia bambina vorrebbe venire a riposare con me nel lettone matrimoniale, ma glie lo impedisco perché se lo scoprisse il mio ex-marito potrebbe rivolgersi al tribunale con unaccusa di molestie sessuali. Non credi che nella pubblicità dei pannolini, con le mamme compiaciute di comè morbido e asciutto il culetto, ci sia qualcosa di morboso? Chiesto da un giudice alla già citata psicologa: Secondo lei, posso continuare a fare il bidet a mia figlia? (Non stava scherzando). Lantologia potrebbe continuare allinfinito. Sappiamo da sempre, anche prima che Alessandro Manzoni scrivesse la Storia della colonna infame e descrivesse nei Promessi sposi gli orrori delle paranoie collettive, che la peste non si guarisce con la caccia alluntore; né si sconfigge la criminalità inasprendo le pene inflitte agli innocenti. Sappiamo che i casi Tortora (che sono molto più numerosi di quelli saliti allonore delle cronache) sono utilissimi alla mafia. Ancora una volta, i peggiori delinquenti, acquattati nellombra con le loro vittime, si fregano le mani: fin che imperversa questa follia, chi avrà il tempo e la voglia di occuparsi di loro? Che i cacciatori di streghe si accaniscano specificamente contro la rete, o che tiri aria in generale di repressione, è sostanzialmente lo stesso. Leffetto non cambia. Se è questa lalba del terzo millennio, cè poco da stare allegri.
|
||||||
|