Alcuni confronti internazionali
(Unione
Europea)
A cura di Giancarlo Livraghi
Analisi aggiornate al 16 dicembre 2011
Questo è un supplemento
allanalisi dei dati italiani
per un confronto
con gli altri paesi dellUnione Europea.
In un documento diverso
si trovano
altri dati europei e internazionali.
Statistiche
più complete sullinternet in Europa,
basate sul hostcount, si
trovano nellanalisi europea.
I dati
sulle persone che usano linternet sono sempre un po
incerti
e sono ancora meno affidabili i confronti internazionali.
Ma
le statistiche pubblicate dallUnione Europea sono considerate
dati
ufficiali e se non altro per questo motivo
è utile analizzarle.
Un comunicato diffuso da Eurostat l8 dicembre 2011 indica il numero di persone che si collegano allinternet nei 27 paesi dellUnione Europea, più la Norvegia e tre candidati, come percentuale della popolazione.
Utenti internet in 31 paesi
di cui 27 nellUnione Europea
2006-2011
Percentuali sulla popolazione da 16 ai 74 anni di età
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in cinque anni (dal 2006 al 2011)
Dai dati di crescita in Italia risulta uno sviluppo continuo e tuttaltro che lento. Ma è sempre più debole in confronto ad altri paesi. Nel 2011, rispetto al 2010, lItalia è stata superata dal Portogallo e quasi raggiunta dalla Grecia. Comunque rimane molto al di sotto della media nellUnione Europea.
In anni recenti è particolarmente rilevante la crescita della Francia. Ma è un po meno accentuata nel 2011 (rispetto a un anno prima è stata di nuovo superata da Belgio, Germania e Austria).
Continua lo sviluppo anche nei paesi storicamente più avanzati. In tutti ci sono possibilità di ulteriore evoluzione.
Il quadro è un po diverso nel caso delluso frequente (persone che dicono di usare linternet tutti i giorni o quasi).
Utenti internet in 31 paesi
di cui 27 nellUnione Europea
uso frequente 2006-2011
Percentuali sulla popolazione da 16 ai 74 anni di età
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in cinque anni (dal 2006 al 2011)
Anche con questo criterio di analisi è notevole lo sviluppo della Francia (ma, rispetto al 2010, è stata superata da Germania, Belgio e Irlanda). In tutta lEuropa aumenta la frequenza duso.
Nelluso frequente lItalia sembra essere un po meglio evoluta, ma la sua crescita non è fra le più veloci e rimane molto lontana dal livello dei paesi più avanzati.
Con unelaborazione basata sulle percentuali si possono dedurre dati in in cifra assoluta. Nel prossimo grafico vediamo i 17 paesi dellUnione Europea con più di quattro milioni di persone che dicono di usare linternet tutti i giorni o quasi.
Utenti internet in 17 paesi
dellUnione Europea
uso frequente 2011
Due terzi del totale sono in cinque paesi. È ragionevole che, secondo questo criterio, lItalia si collochi al quarto posto nellUnione Europea, ma la differenza è troppo ampia rispetto a paesi con un analogo numero di abitanti, come la Gran Bretagna e la Francia.
Per un confronto, vediamo la situazione secondo unaltra fonte (comscore) riferita a tutta lEuropa. (In questo caso la definizione di utente è più estesa, comprende anche un uso meno frequente).
Utenti internet in 17 paesi europei
Da alcuni anni si rileva una crescita veloce di uso dellinternet in Russia,
ma solo nel 2011 sembra aver superato la Germania
(come era prevedibile, data la numerosità della popolazione).
Lo studio Eurostat indica anche la percentuale di abitazioni (household) con un collegamento allinternet nei 27 paesi dellUnione Europea, più altri quattro come negli analoghi grafici precedenti.
Abitazioni con un collegamento allinternet
in 31 paesi di cui 27 nellUnione Europea
2006-2011
Percentuali sul totale household
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in cinque anni (dal 2006 al 2011)
Secondo questo criterio la posizione dellItalia appare un po meno arretrata che per numero totale di utenti della rete, ma comunque al di sotto della media nellUnione Europea e molto lontana da una presenza adeguata a quello che dovrebbe essere il suo ruolo culturale, sociale ed economico.
Nel prossimo grafico vediamo una sintesi della crescita dal 2006 al 2010 nei sei grandi paesi dellUnione Europea.
Abitazioni con un collegamento allinternet
2006-2011
in sei paesi dellUnione Europea
Percentuali sul totale household
Lo sviluppo complessivo nellUnione Europea risulta avere un andamento quasi lineare, mentre ci sono variazioni nei singoli paesi. Nel 2009 lo sviluppo più veloce si rilevava in Polonia, nel 2010 in Francia.
LItalia era stata superata dalla Spagna nel 2007, sembrava averla di nuovo raggiunta nel 2010, ma il dato non è confermato nel 2011. Come sempre, per valutare le tendenze occorreranno verifiche in periodi più lunghi.
I dati diffusi in un altro comunicato Eurostat (14 dicembre 2011) definiscono la situazione in senso negativo persone che dicono di non avere mai usato linternet.
Persone che non hanno mai usato linternet
in 30 paesi di cui 27 nellUnione Europea
Percentuali sulla popolazione
In tutti questi paesi la percentuale di non utenti è in continua e veloce diminuzione. Ma ci sono forti differenze. In Islanda è scesa al 4 per cento, in Svezia e Norvegia al 5, in Danimarca e Olanda al 7. Anche in altri sette paesi (fra cui Gran Bretagna, Germania e Francia) ora è meno del 20 %. NellUnione Europea, in cinque anni, è diminuita dal 42 % al 24 %. In Italia dal 59 % a un ancora inadeguato 39 %.
Le parti seguenti di questa analisi riguardano
i dati pubblicati da Eurostat negli anni precedenti, dal 2004 al 2010.
2010
Un comunicato diffuso da Eurostat il 14 dicembre 2010 (basato su una ricerca svolta nel primo trimestre) indica il numero di persone che si collegano allinternet nei 27 paesi dellUnione Europea, più la Norvegia e tre candidati, come percentuale della popolazione in ciascun paese.
Utenti internet in 31 paesi
di cui 27 nellUnione Europea
2006-2010
Percentuali sulla popolazione da 16 ai 74 anni di età
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in quattro anni (dal 2006 al 2010)
Il dato 2010 per lIslanda, che manca nei dati Eurostat, è una stima prudente e può essere inferiore alla realtà
Probabilmente un ulteriore aggiornamento Eurostat non sarà disponibile prima del dicembre 2011. Da altre fonti sembra che la situazione dellItalia possa essere un po meno arretrata, ma comunque rimane molto debole rispetto ad altri paesi e alla media europea.
È particolarmente rilevante la crescita della Francia. Continua anche in molti altri paesi un forte sviluppo e in tutti ci sono possibilità di ulteriore evoluzione.
Il quadro è un po diverso nel caso delluso frequente (persone che dicono di usare linternet tutti i giorni o quasi).
Utenti internet in 31 paesi
di cui 27 nellUnione Europea
uso frequente 2006-2010
Percentuali sulla popolazione da 16 ai 74 anni di età
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in quattro anni (dal 2006 al 2010)
Anche in questo caso è stimato il dato 2010 per lIslanda
Anche con questo criterio di analisi è notevole lo sviluppo della Francia. In tutta lEuropa aumenta la frequenza duso.
Nelluso frequente lItalia sembra essere un po meglio evoluta, ma la sua crescita non è fra le più veloci e rimane comunque lontana dal livello dei paesi più avanzati.
Con unelaborazione basata sulle percentuali si possono dedurre dati in in cifra assoluta. Nel grafico vediamo i 18 paesi dellUnione Europea con più di tre milioni di persone che dicono di usare linternet tutti i giorni o quasi.
Utenti internet in 18 paesi
uso frequente 2010
Due terzi del totale sono in cinque paesi. È ragionevole che, secondo questo criterio, lItalia si collochi al quarto posto nellUnione Europea, ma la differenza è troppo ampia rispetto a paesi con un analogo numero di abitanti, come la Gran Bretagna e la Francia.
Lo studio Eurostat indica anche la percentuale di abitazioni (household) con un collegamento allinternet nei 27 paesi dellUnione Europea, più altri tre in Europa.
Abitazioni con un collegamento allinternet
in 30 paesi di cui 27 nellUnione Europea
2006-2010
Percentuali sul totale household
La parte rossa delle barre rappresenta la crescita in quattro anni (dal 2006 al 2010)
Anche in questo caso è stimato il dato 2010 per lIslanda
Secondo questo criterio la posizione dellItalia appare un po meno arretrata che per numero totale di utenti della rete, ma comunque al di sotto della media nellUnione Europea e molto lontana da una presenza adeguata a quello che dovrebbe essere il suo ruolo culturale, sociale ed economico.
Nel prossimo grafico vediamo una sintesi della crescita dal 2006 al 2010 nei sei grandi paesi dellUnione Europea.
Abitazioni con un collegamento allinternet
2006-2010
in sei paesi dellUnione Europea
Percentuali sul totale householdLo sviluppo complessivo nellUnione Europea sembra avere un andamento quasi lineare, mentre ci sono variazioni nei singoli paesi (che tuttavia possono dipendere, almeno in parte, dai criteri di valutazione). Nel 2009 lo sviluppo più veloce si rilevava in Polonia, mentre nel 2010 appare in più forte crescita la Francia (che sembra avere superato la media dellUnione Europea e, se continuasse così, nei prossimi anni potrebbe raggiungere la Gran Bretagna e la Germania).
LItalia era stata superata dalla Spagna nel 2007, ma sembra averla di nuovo raggiunta nel 2010. Come sempre, per valutare le tendenze occorreranno verifiche in periodi più lunghi.
Il prossimo grafico è più un esempio di balordaggine delle statistiche, anche quando si tratta di fonti ufficiali, che una fonte di informazioni sigificative.
Le incoerenze sono molte ed evidenti. Una fra tante è che la percentuale complessiva nellUnione Europea possa essere invariata da quattro anni mentre si rilevano aumenti in diversi paesi.
Uno dei probabili motivi per questa congerie di errori è che, con differenze piccole, la significatività statistica del campione sia inadeguata.
Un fatto probabilmente vero è che quasi dovunque nellUnione Europea si è a poco meno del 100 % e perciò diventa insignificante ogni confonto basato solo sul fatto di avere un collegamento.
Imprese con un collegamento allinternet
2006-2010
nei 27 paesi dellUnione Europea
Percentuali sul totale (imprese con più di 10 persone)
Nellimprobabile ipotesi che a questi dati si potesse attribuire qualche significato, la situazione dellItalia rispetto al resto dellEuropa sarebbe ancora più debole nelle imprese che nelluso personale e famigliare della rete. Allarmarsi sarebbe insensato quanto inutile, ma è comunque vero che ci sono (in Italia come altrove) ampie e interessanti possibiltà di miglioramento più nella qualità che nella quantità delle attività online.
Indipendentemente da ogni valutazione numerica, purtroppo è un fatto reale che molte imprese hanno ancora scarse capacità e competenze nelluso dellinternet e che molti dei servizi offerti tendono a vendere tecnologie spesso inutili invece di offrire risorse adeguate alle reali esigenze di informazione e comunicazione.
2009
Un comunicato diffuso da Eurostat il 2 dicembre 2009 indica il numero di abitazioni (household) con un collegamento allinternet nei 27 paesi dellUnione Europea, più altri tre in Europa, come percentuale del totale in ciascun paese.
Abitazioni con un collegamento allinternet 2009
in 30
paesi (di cui 27 dellUnione Europea)
Percentuali
sul totale household
La
parte rossa delle barre indica la crescita in tre anni dal 2006 al 2009
La situazione dellItalia sembra leggermente migliorata rispetto alla stessa statistica ufficiale dellUnione Europea nel 2008. Ma era peggiorata negli anni precedenti, per una maggiore crescita in altri paesi.
LItalia è stata superata dalla Francia nel 2006, poi (rispetto alla popolazione) anche dalla Spagna e, come si vede in questo grafico, da Slovacchia, Lituania, Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca (e raggiunta da Cipro). Rimane sotto la media non solo dellUnione Europea ma anche (come risulta da altri dati) dellEuropa in generale.
È chiaro che in Europa (come in tutto il mondo) ci sono ancora ampi spazi di sviluppo. Ma particolarmente in Italia, dove la diffusione di uso della rete, benché in continua crescita, è ancora lontana dai livelli dei paesi più evoluti.
Nel prossimo grafico vediamo una sintesi della crescita dal 2006 al 2009 nei sei grandi paesi dellUnione Europea.
Abitazioni con un collegamento allinternet
2006-2009
in sei
paesi dellUnione Europea
Percentuali
sul totale household
Vediamo come lItalia abbia avuto uno sviluppo più lento della media nellUnione Europea ma forse con un cambiamento nel 2009, quando sembra aver quasi raggiunto di nuovo la Spagna. Anche da altre fonti (e con criteri diversi) risulta una crescita in Francia. Laumento più veloce è in Polonia (come in altri paesi dellEuropa orientale).
Nello stesso comunicato Eurostat del dicembre 2009 cè un confronto basato sulla percentuale di persone che dicono di collegarsi allinternet tutti i giorni o quasi.
Persone che usano linternet 2009
nei 27 paesi dellUnione Europea
Percentuali
sulla popolazione
Persone che dicono di usare linternet tutti i giorni o quasi
Sembra che in tutta Europa (vedi anche dati italiani) ci sia un graduale, ma continuo, aumento della frequenza duso (probabilmente minore di quella dichiarata, ma tuttavia in reale crescita). Un dato non meno significativo del numero totale di persone online.
Lattendibilità dei dati è sempre discutibile. Ma anche da questo punto di vista la situazione in Italia risuta ancora debole, specialmente in confronto ai paesi più evoluti.
Un altro confronto nello stesso rapporto Eurostat riguarda luso dellinternet almeno una volta alla settimana nel totale dellUnione Europea in rapporto alletà e al livello scolastico
Persone che usano
linternet
nellUnione Europea 2009
in rapporto alletà e al livello scolastico
Percentuali
sulla popolazione
Persone che dicono di usare linternet almeno una volta alla settimana
Naturalmente occorre tener conto del fatto che molte persone fra i 16 e i 24 anni non hanno ancora completato il loro percorso di studio. Tuttavia è rilevante che le differenze siano più accentuate nelle età più adulte, mentre fra i giovani luso della rete appare diffuso anche a livelli scolastici più bassi.
Comunque rimane il fatto che luso dellinternet non è mai stato, né è ora, un comportamento in prevalenza giovanile (come molti continuano ad affermare contro ogni evidenza dei fatti). Non solo cè sempre stata una rilevante presenza di adulti, ma continuano a esserci nuove persone online di tutte le età specialmente fra quelle di più alto livello culturale (anche se non necessariamente scolastico).
2008
Questa era la situazione delle famiglie con un collegamento alla rete secondo un rapporto diffuso da Eurostat il 27 novembre 2008.
Abitazioni con un collegamento allinternet 2008
in 30
paesi (di cui 27 dellUnione Europea)
Percentuali
sul totale household
La
parte rossa delle barre indica la crescita in due anni dal 2006 al 2008
Era evidente larretratezza dellItalia e se si è rilevato un leggero miglioramento nel 2009 è ancora molto scarso rispetto al potenziale. Comunque le variazioni in un anno non sono mai abbastanza significative, occore sempre verificare landamento in periodi più lunghi. (Linee di tendenza nel corso degli anni, oltre ad aggiornamenti mensili, si trovano nelle analisi dei dati italiani).
Le parti che qui seguono riguardano i dati dellUnione Europea in anni precedenti.
2007
Altri confronti si trovavano in un comunicato diffuso da Eurostat il 3 dicembre 2007 sulluso dellinternet in 26 paesi dellUnione Europea (mancavano i dati per Malta) più due paesi europei che non fanno parte dellUnione (Islanda e Norvegia).
In questo grafico vediamo (come percentuali sulla popolazione) le persone che dicono di usare la rete almeno una volta alla settimana.
Utenti internet 2007
in 28 paesi (di cui 26 dellUnione Europea)
almeno una volta alla settimana
Percentuali sulla popolazione
La parte rossa delle barre indica la crescita in un anno dal 2006 al 2007
NellUnione Europea più di metà della popolazione usa un collegamento alla rete. In sette paesi la penetrazione è molto alta (oltre il 70 %) e in tre (Islanda, Olanda e Norvegia) supera l80 per cento. Anche da altre fonti risulta che lItalia è fra i paesi con la crescita meno veloce e si trova in una posizione più arretrata, rispetto ad altri, di quella che aveva tre anni prima.
Se interpretiamo i dati come numeri totali, questa è la situazione nei sedici paesi dellUnione Europea con il maggior numero di persone che dicono di usare la rete almeno una volta alla settimana.
Utenti internet 2007
in 16 paesi dellUnione Europea
In cifra assoluta lItalia è scesa dal terzo al quarto posto in Europa e continua a perdere terreno rispetto alla Francia. Secondo questa fonte, è stata anche raggiunta dalla Spagna. Come abbiamo visto, lItalia è debole in percentuale alla popolazione in confronto non solo ai paesi tradizionalmente più avanzati, ma anche ad altri che stanno crescendo più velocemente.
Si conferma una crescente attività online in Polonia, già rilevata in analisi precedenti. Fra i nuovi membri si fa notare la Romania, per lovvio motivo che ha più di venti milioni di abitanti, ma anche perché si sta sviluppando nelluso dellinternet, benché a livelli ancora bassi rispetto ad altri paesi dellEuropa orientale.
Nel prossimo grafico vediamo di nuovo i dati come percentuali, ma riferiti a un uso abituale: persone che dicono di collegarsi alla rete tutti i giorni o quasi.
Utenti internet 2007
in 28 paesi (di cui 26 dellUnione Europea)
tutti i giorni o quasi
Percentuali sulla popolazione
La parte rossa delle barre indica la crescita in un anno dal 2006 al 2007
La posizione dellItalia sembra un po meno arretrata di quella che risulta con altri parametri, ma comunque molto debole rispetto alla media europea e alla situazione del paesi più evoluti e con una crescita fra le meno veloci in Europa.
Un quadro analogo risulta da unanalisi basata su una definizione più estesa, cioè tutte le persone che dicono di usare linternet, anche se lo fanno raramente (almeno una volta in un anno).
Utenti internet 2007
in 28 paesi (di cui 26 dellUnione Europea)
compreso luso occasionale
Percentuali sulla popolazione
La parte scura delle barre indica luso almeno una volta alla settimana
Più di 60 persone su 100 nellUnione Europea usano linternet almeno occasionalmente. In nove paesi europei più del 70 per cento. Nei paesi scandinavi e in Olanda la penetrazione è oltre l80 per cento (in Islanda oltre 90). Anche da questo punto di vista lItalia appare molto arretrata e molto al di sotto della media europea.
Per luso almeno una volta alla settimana in questo studio Eurostat i dati sono suddivisi per genere e per fasce di età. Vediamo perciò i dati separati in tre grafici. Il primo riguarda le persone più giovani, dai 16 ai 24 anni.
Utent internet dai 16 ai 24 anni
in 28 paesi europei
Percentuali sulla popolazione
In alcuni paesi la diffusione fra i giovani è praticamente totale. In Islanda risulta essere il 99 per cento, uguale per maschi e femmine. Poco meno in Olanda e in Finlandia. Non sono pochi i casi in cui la presenza femminile sembra essere uguale, o superiore, a quella maschile.
La situazione dei giovani italiani, rispetto allEuropa, appare preoccupante non tanto per la differenza di genere, che tuttavia è ancora rilevante (la penetrazione � del 57 % fra le femmine, 61 % fra i maschi) quanto per il totale che è molto sotto la media europea e lontano dal livello dei paesi più evoluti.
Nel prossimo grafico vediamo lo stesso quadro riferito alle età dai 25 ai 54 anni.
Utent internet dai 25 ai 54 anni
in 28 paesi europei
Percentuali sulla popolazione
Anche in una fascia di età più adulta ci sono densità molto alte in alcuni paesi. Oltre l80 per cento nei paesi scandinavi e in Olanda. Nei paesi più evoluti cè poca differenza fra uomini e donne. Si conferma la debolezza dellItalia per sviluppo generale e anche per la presenza femminile, che è migliorata rispetto al passato, ma rimane scarsa in confronto alla media europea.
Le differenze sono più accentuate nelle età dai 55 anni in su.
Utent internet dai 55 ai 74 anni
in 28 paesi europei
Percentuali sulla popolazione
Nella fascia di età più alta si rileva una minore presenza femminile e sono maggiori le differenze fra i paesi più avanzati e quelli più deboli. Ci sono paesi in cui le persone online, anche fra le donne, sono più di metà della popolazione dai 55 ai 74 anni. Ma lo sviluppo è scarso su scala europea e particolarmente in Italia.
Nel prossimo grafico vediamo una sintesi di confronto fra la situazione in Italia e la media nellUnione Europea.
Confronto Europa-Italia
utenti internet per fasce di età
Percentuali sulla popolazione
Anche nella media europea la presenza femminile è più debole nelle età più alte, ma il problema è particolarmente accentuato in Italia.
Un altro confronto fra lItalia e lUnione Europea si può fare sullandamento di crescita dal 2003 al 2007.
Confronto Europa-Italia
2003-2007
Percentuali utenti internet sulla popolazione
Le linee più scure indicano luso almeno una volta alla settimana
quelle più pallide il totale compreso luso occasionale
I dati sono riferiti ai 15 paesi che costituivano lUnione Europea nel 2003
Altri paesi che erano arretrati si stanno sviluppando più velocemente della media. Ma non lItalia, che è più lenta e si trova in una situazione di crescente svantaggio, specialmente nelluso abituale della rete.
In questo studio Eurostat si è cercato anche di valutare quali siano le attività svolte con linternet in Europa.
Uso della rete nellUnione Europea
Percentuali su utenti dellinternet
È ovvio che le scelte sono personali e che i modi di usare la rete non sono omogenei. Tuttavia è sorprendente che solo il 57 % delle persone online in Europa usi un motore di ricerca ed è ancora più strano che solo la metà scriva con le-mail (anche se il dato qui può essere un po ridotto dal fatto che, chissà perché, in questa ricerca si è valutato solo luso con allegati).
Appaiono piuttosto scarse le attività di dialogo, che in totale (comprese chat, newsgroup, mailing list e vari generi di forum) riguardano meno di un quarto delle persone attive in rete.
Il cosiddetto peer to peer, cioè lo scambio di musica, filmati eccetera, coinvolge solo il 13 per cento delle persone online. Una quota molto piccola rispetto allopinione di chi, come molti nel mondo dello spettacolo e dellinformazione, immagina che sia quella lattività più diffusa nellinternet.
È sorprendentemente alta la percentuale di persone che dicono di avere una loro pagina web . Non è credibile (nonostante la moda dei blog) che una su dieci persone attive in rete abbia un proprio sito e non è chiaro che cosa si intenda per pagina. Ma è possibile che molti abbiano, in un modo o nellaltro, messo qualcosa online. E anche questo, a modo suo, contribuisce allinfinita e crescente varietà dei contenuti nella rete.
2007
Un quadro diverso della situazione nellUnione Europea risulta da unaltra fonte: Internet World Stats. Vediamo la densità (percentuale sulla popolazione) nei 27 paesi dellUnione più Islanda, Norvegia e Svizzera. I dati sono aggiornati al giugno 2007, ma è probabile che per molti paesi siano meno recenti.
(È online un aggiornamento al 2009 di dati
da questa fonte su scala mondiale ed europea).
Utenti internet in 30 paesi
(di cui 27 dellUnione Europea)
Percentuali sulla popolazione
Dati riferiti in generale a uso dellinternet senza indicazione di frequenza
Alcuni di questi dati sono bizzarri (per esempio è poco credibile che il Portogallo abbia una densità superiore a quella dellOlanda e di tre paesi scandinavi o che in Ungheria ci sia un uso dellinternet inferiore a quello della Grecia). Ma è interessante notare come da fonti diverse risultino notevoli differenze. La posizione dellItalia è comunque debole rispetto ai paesi più evoluti, ma meno arretrata di come appare nelle statistiche Eurostat.
Nel prossino grafico vediamo, secondo la stessa fonte, il dato in cifra assoluta in 16 paesi dellUnione Europea.
Utenti internet in 16 paesi dellUnione Europea
Si conferma che lItalia è stata superata dalla Francia, ma qui la differenza appare molto minore (come risulta anche da altre fonti). Anche per altri paesi le dimensioni risultano diverse da quelle dei dati ufficiali. Non ci sono informazioni sufficienti per poter attribuire alluna o allaltra fonte una maggiore attendibilità. Limportante è constatare che, come spesso accade con le statistiche, ci possono essere notevoli differenze fra i vari metodi di rilevazione e analisi dei dati.
Nelle parti seguenti di questo documento sono conservate
alcune analisi su precedenti rapporti Eurostat (2006 e 2005)
che in parte avevano metodi e contenuti diversi.
2006
Un comunicato diffuso da Eurostat il 10 novembre 2006 presentava una serie di dati rilevati nel primo trimestre dellanno. Non erano chiariti i motivi per cui mancavano i dati di due paesi (la Repubblica Ceca e Malta). In più ce ne sono due che non fanno parte dellUnione: lIslanda e la Norvegia.
In questo grafico vediamo i dati basati su un uso relativamente frequente della rete (almeno una volta alla settimana) come percentuali sulla popolazione.
Utenti internet in 25 paesi
(di cui 23 nellUnione Europea)
Percentuali sulla popolazione dai 16 anni in su
In questa analisi appare sottovalutata la Gran Bretagna e forse un po anche lItalia, che tuttavia (nonostante la crescita) anche da altre fonti risulta arretrata rispetto alla maggior parte dei paesi nellUnione Europea (e, in particolare, sorpassata dalla Francia e dalla Spagna).
Da unelaborazione di questi dati si può ricavare una stima del numero di persone che usano linternet. In totale nellUnione Europea risultano essere 210 milioni, di cui il 96 % si trova nei 16 paesi con più di due milioni di persone online, come vediamo in questo grafico a torta.
Utenti internet in 16 paesi dellUnione Europea
Il dato della Repubblica Ceca è stimato per analogia
In diverse analisi, e in periodi precedenti, lItalia risultava al terzo posto in Europa in cifra assoluta. Ma ora anche altre fonti indicano che è stata superata dalla Francia.
Nello stesso studio dellEurostat cè un confronto fra uomini e donne.
Utenti internet in 25 paesi
(di cui 23 nellUnione Europea)
Percentuali sulla relativa popolazione
La presenza femminile cresce in tutta lEuropa, ma solo in alcuni paesi scandinavi e baltici si è vicini alla parità.
Un altro confronto, nella stessa analisi, è per fasce di età.
Utenti internet in 25 paesi
(di cui 23 nellUnione Europea)
Percentuali sulla relativa popolazione
I dati 55-75 anni per la Francia e lEstonia,
che mancano nel rapporto Eurostat, qui sono stimati per analogia.
Si nota un maggiore predominio giovanile nei paesi dove lo sviluppo della rete è più recente, mentre cè un maggiore equilibrio nei paesi con unevoluzione più matura. Luso della rete da parte di persone oltre i 55 anni è scarso in molti paesi, fra cui lItalia, ma notevolmente più diffuso in alcuni dei più avanzati (in particolare nei paesi scandinavi).
Lo stesso rapporto (come altri precedenti della stessa fonte) contiene anche dati sulluso della rete da parte delle imprese. Questa è la percentuale di imprese con almeno 10 dipendenti che hanno un collegamento allinternet in 22 paesi, di cui 20 nellUnione Europea (mancano i dati per Estonia, Grecia, Malta, Slovenia e Ungheria).
Imprese collegate allinternet in 22 paesi
(di cui 20 nellUnione Europea)
Percentuali
Le differenze sono così piccole, per la maggior parte dei paesi, da non essere statisticamente significative. La media nellUnione Europea è 94 %. In Islanda e Finlandia 99 %, in Italia 93 % (solo quattro paesi sono sotto il 90 %). In sostanza si può affermare che in Italia, come in quasi tutta lUnione, oltre nove imprese su dieci (comprese le piccole e medie) hanno un collegamento allinternet.
Il problema perciò non è se le imprese italiane ed europee sono collegate alla rete, ma come la usano. E dal punto di vista della qualità ci sono ampie possibilità di miglioramento.
2005
Un precedente comunicato diffuso da Eurostat il 6 aprile 2006 presentava una serie di dati riguardanti il 2005. Non erano chiariti i motivi per cui mancavano i dati di tre paesi (la Francia, lIrlanda e Malta). In più cera lIslanda.
In questo grafico vediamo i dati basati su un uso relativamente frequente della rete (almeno una volta alla settimana) per il totale e per la suddivisione fra uomini e donne.
Utenti internet per 100 abitanti in 23 paesi
(di cui 22 nellUnione Europea)
La media dellUnione Europea si basa sui 22 paesi (su 25)
per cui ci sono dati disponibili in questa ricerca
In tutti i paesi la diffusione dellinternet continua a crescere e aumenta la presenza femminile. Ma in nessuno si è ancora raggiunta del tutto la parità quando si tratta di un uso relativamente abituale.
Secondo questa fonte lItalia appare ancora molto arretrata in generale e anche per squilibrio fra uomini e donne e la situazione sembra peggiorata, rispetto ad altri paesi, in confronto alle rilevazioni degli anni precedenti. Ma da altre analisi (vedi i dati italiani) risulta che luso della rete in Italia continua a crescere e la differenza fra uomini e donne tende a diminuire.
Nel prossimo grafico vediamo la stessa situazione, ma con una definizione molto più estesa: sono escluse solo le persone che non hanno mai usato linternet.
Utenti internet per 100 abitanti in 23 paesi
(di cui 22 nellUnione Europea)
La media dellUnione Europea si basa sui 22 paesi (su 25)
per cui ci sono dati disponibili in questa ricerca
Nella media dellUnione Europea, le persone che non hanno alcuna esperienza nelluso dellinternet sono il 43 % della popolazione. In alcuni paesi, come lIslanda e la Svezia, sono poco più del 10 %. In gran pazrte dellEuropa ci sono ancora ampi spazi di crescita. Sembra che in alcuni paesi, come la Finlandia e lUngheria, con questa definizione estesa non ci sia più differenza fra uomini e donne.
La posizione dellItalia è debole anche da questo punto di vista: le persone escluse sono il 62 % in generale, il 67 % nel caso delle donne. Solo tre paesi dellUnione Europea sono in una situazione peggiore della nostra.
Questo studio di Eurostat contiene anche dati riguardanti gli studenti. Vediamo la situazione riassunta in un grafico.
% di studenti che usano l internet in 22 paesi
(di cui 21 nellUnione Europea)
In questo caso manca anche il dato della Slovenia
oltre a quelli di Francia, Irlanda e Malta
La media dellUnione Europea si basa sui 21 paesi (su 25)
per cui ci sono dati disponibili in questa ricerca
In questo caso i dati, basati su una piccola parte del campione, sono ancora più incerti di tutte le statistiche in generale e in particolare di questi studi di Eurostat. Tuttavia è evidente che in tutta lUnione Europea luso della rete è più diffuso fra gli studenti che nel resto della popolazione. Ci sono paesi, come lIslanda e la Svezia, in cui il 98 % degli studenti usa la rete almeno una volta alla settimana.
Naturalmente non è detto che la usino per studiare. Queste ricerche non ci dicono quanto linternet sia usata per approfondimento di studio e quanto per scambiare musica, per corrispondenza personale o chat, eccetera.
Comunque la posizione dellItalia, anche da questo punto di vista, appare fra le più deboli in Europa. Solo due terzi degli studenti italiani usano abitualmente la rete (e il 19 % che non lha mai usata è uno dei tre dati di privazione più alti in tutta lUnione Europea).
In questo rapporto di Eurosat cè anche un aggiornamento dei dati riguardanti le imprese. Riassumerlo in un grafico serve solo a mostrare come, da questo punto di vista, ci siano poche differenze fra i paesi dellUnione Europea.
% di imprese che usano l internet
in 22 paesi dellUnione Europea
In questo caso mancano i dati per la Francia, il Portogallo e Malta
Ogni ipotesi di graduatoria, in questo caso, non è rilevante perché le piccole differenze non sono statisticamente significative. Le percentuali risultano cresciute rispetto a un anno prima e in quasi tutti i paesi sono vicine al 100 % per le grandi e medie imprese. Nel caso delle piccole si rileva qualche maggiore differenza, ma in tutti i paesi dellUnione Europea il dato è superiore al 70 %. LItalia, da questo punto di vista, non sembra essere in una situazione arretrata. Il 99 % delle grandi imprese italiane usa linternet 98 % le medie, 91 % le piccole.
Per quanto riguarda le attvità di commercio, questa ricerca conferma un fatto già molte volte constatato, anche in alcuni libri e articoli che avevo scritto negli anni scorsi. Le imprese usano la rete più per comprare che per vendere.
Le persone che hanno acquistato qualcosa online negli ultimi 12 mesi risultano essere poche on Italia: il 6 % rispetto a una media del 23 % nellUnione Europea e a quote molto più alte in alcuni paesi per esempio 50 % in Svezia, 48 % in Danimarca, 44 % in Gran Bretagna, 42 % in Germania.
In confronto ai dati di uso della rete, con percentuali alte in tutta lUnione Europea, la situazione è meno omogenea se si considerano le imprese che hanno un sito web.
% di imprese che hanno un sito web
in 22 paesi dellUnione Europea
Anche in questo caso mancano i dati per la Francia, il Portogallo e Malta
Lattendiblità di questi dati è discutibile, ma è probabilmente vero che ci sono differenze. Sembra che le imprese italiane non siano fra le più attive: la percentuale di quelle che hanno un sito web appare inferiore alla media nellUnione Europea. Naturalmente il dato quantitativo non basta a capire la situazione, ma è difficile misurare la qualità di servizio e di funzionalità dei siti (che, non solo in Italia, è spesso inadeguata).
Da altre fonti risulta un quadro un po diverso. Per esempio il repertorio di Internet World Stats raccoglie stime di varie provenienze sul numero di persone che usano linternet (solo in parte aggiornate al marzo 2006). Il quadro complessivo su scala mondiale ed europea si trova in una analisi di dati internazionali. Vediamo qui il quadro che riguarda specificamente i paesi dellUnione Europea.
Questa torta riguarda i 18 paesi dellUnione in cui cè più di un milione di persone che usano linternet (e che rappresentano il 98 % del totale).
Utenti internet
in 18 paesi dellUnione Europea
Quasi metà del totale è in tre paesi. Anche da altri dati (comprese le statistiche Eurostat) risulta che in cifra assoluta lItalia è al terzo posto in Europa. Ma la situazione è ovviamente diversa quando si osserva la densità (percentuale sulla popolazione).
Utenti internet per 100 abitanti
nellUnione Europea
Va ricordato che lesattezza dei dati è sempre discutibile, specialmente nei confronti internazionali. È probabile, per esempio, che qui siano sopravvalutati i dati del Portogallo e di Malta, mentre per alcuni paesi (fra cui lItalia) manca un aggiornamento dal 2004.
La situazione dellItalia, secondo questa fonte, appare meno arretrata di come risulta dai dati Eurostat. Ma comunque non è brillante. Si avvicina, senza raggiungerla, alla media nellUnione Europea e rimane molto lontana dai paesi più evoluti.
Può essere interessante vedere questo quadro anche sotto forma di mappa geografica.
Utenti internet per 100 abitanti
La situazione è in continua evoluzione e cambiamento. Rimangono ampi spazi di sviluppo in tutti i paesi speciamente in quelli, come lItalia, dove luso della rete è relativamente meno diffuso.
2004
Un precedente comunicato diffuso da Eurostat il 13 maggio 2005 presentava una serie di dati riguardanti il 2004. Anche in quel caso non erano chiariti i motivi per cui mancavano i dati di sette paesi (fra cui il Belgio, la Francia, lIrlanda e lOlanda) mentre cerano per tre che non fanno parte dellUnione (Islanda, Norvegia e Turchia).
Utenti internet per 100 abitanti in 21 paesi
(di cui 18 nellUnione Europea)
La media dellUnione Europea si basa sui 18 paesi (su 25)
per cui ci sono dati disponibili in questa ricerca
Come in altre statistiche della stessa fonte, la situazione dellItalia appariva ancora arretrata in generale, e ancor più fra le donne. Come abbiamo visto allinizio, non si è rilevato un miglioramento nel 2005.
In due paesi (Finlandia ed Estonia) secondo questo studio si rilevava una leggera prevalenza femminile. Ma le differenze sono troppo piccole per essere statisticamente significative e infatti non sono confermate da ricerche successive. È ragionevole pensare che in alcuni paesi europei la parità sia raggiunta e che in tutti la presenza femminile stia aumentando, ma ci vorranno ancora alcuni anni per arrivare a un equilibrio in tutta lEuropa.
Queste analisi di Eurostat (pubblicate nel 2005 con dati del 2004) comprendevano anche dati riguardanti il livello scolastico e letà delle persone che usano linternet. Mancavano le informazioni su otto paesi dellUnione Europea (fra cui la Francia, lOlanda e la Spagna) mentre cerano per tre paesi extra comunitari (fra cui la Norvegia). La significatività dei dati diventa ancora più incerta quando si fanno suddivisioni ma può essere interessante vedere alcuni confronti.
Vediamo la situazione, secondo Eurostat, in sei paesi e nella media dellUnione Europea, per quanto riguarda il livello scolastico.
Utenti internet per livello scolastico
Percentuali sulla popolazioneSvezia
Norvegia
Gran Bretagna
Germania
Italia
Polonia
Unione Europea
Come già rilevato, la situazione generale dellItalia in queste statistiche appare peggiore, rispetto al resto dellEuropa, di ciò che risulta da altre fonti (e anche da precedenti dati Eurostat). Tuttavia è ragionevole pensare che ci siano ancora notevoli spazi di possibile miglioramento in tutte le categorie e che ci sia una particolare arretratezza in Italia nei livelli scolastici più bassi.
Il prossimo confronto, per gli stessi paesi e basato sulla stessa fonte, riguarda le differenze in base alletà.
Utenti internet per età
Percentuali sulla popolazioneSvezia
Norvegia
Gran Bretagna
Germania
Italia
Polonia
Unione Europea
Risulta particolarmente debole la situazione dellItalia nelle età più avanzate (specialmente nel caso delle donne) rispetto alla media nellUnione Europea e alla situazione dei paesi più evoluti. Nei paesi che da più tempo hanno unampia diffusione della rete, come la Svezia, la distribuzione per età è molto più equilibrata.
Nel rapporto Eurostat del maggio 2005 cerano anche dati riguardanti luso dellinternet nelle imprese. In questo caso mancavano informazioni su quattro paesi dellUnione Europea (Francia, Lussemburgo, Malta e Slovacchia) mentre cerano per due paesi candidati (Bulgaria e Romania) e per uno che non fa parte dellUnione (la Norvegia).
Imprese che usano linternet in 23 paesi
(di cui 20 nellUnione Europea)
percentuali
Come nelle statistiche più recenti, non si rilevano grandi differenze fra i paesi dellUnione Europea (e, anche per questo motivo, la significatività dei dati è incerta). LItalia (87 %) era poco al di sotto della media (89 %) e vicina a paesi come lOlanda (88 %) che hanno un alto livello di attività nellinternet (vedi dati europei). Non meno di 20 paesi (su 25 nellUnione) avevano, già nel 2004, una penetrazione superiore all80 per cento.
In generale, il quadro rimane complesso. I dati offerti da fonti diverse sono spesso imprecisi e contrastanti. Solo per larga approssimazione si possono rilevare valutazioni significative, come per esempio il fatto che luso dellinternet continua a crescere in tutta lEuropa e in molte parti del mondo. E che lItalia, nonostante uno sviluppo veloce, è ancora lontana dai livelli dei paesi più evoluti. Altre informazioni si trovano nellanalisi dei dati italiani, in ricerche precedenti riguardanti lUnione Europea e nella sintesi internazionale sul numero di persone online nel mondo e in Europa.
Per evitare un eccessivo ingombro
i dati di analisi precedenti
(anni 2000-2003)
sono stati trasferiti
in un allegato a parte.
I più vecchi riguardano i 15 paesi
che facevano parte dellUnione
Europea prima del 2004.
Possono essere utili non solo
per un confronto storico,
ma anche per alcune analisi
che mancano nei dati più recenti.
Alcuni altri vecchi grafici
di confronto internazionale
sono in un allegato
ai dati italiani
Altre analisi di dati