Non mi azzardo a fare previsioni. Ma cè chi ha
deciso di correre il rischio. Ed è uno dei più
attenti e intelligenti osservatori della rete e dei suoi
sviluppi. Gerry McGovern ne ha fatte dieci in un articolo del
2 gennaio, Predictions for 2002. Eccole, con qualche breve commento.
1. Benché il peggio sia passato, non ci
sarà una grande ripresa nel 2002. Le cose si
stabilizzeranno nella prima metà dellanno, con
modesti progressi da lì in poi.
Mi sembra unipotesi
credibile anche se è difficile avere
certezze. Ma il fatto più importante,
secondo me, è un altro. Cè una fase di
esitazione e di incertezza di cui dovrebbe approfittare chi
ha progetti più seri e meno frettolosi. Loccasione
è buona ora per chi si sa impegnare con metodo e ha
obiettivi di medio o lungo periodo.
2. Sarà lanno dei virus. La sicurezza sarà
una preoccupazione crescente.
Mi sembra discutibile.
Cè già abbondanza di virus dovuta
soprattutto ai buchi dei software alla debolezza
delle difese. Ma non è mai troppo tardi
per imparare a stare più attenti e prevenire meglio (e
anche evitare di diffondere falsi allarmi).
3. Ci sarà un aumento di legislazione e
regolamentazione.
Temo che sia vero. E viste le esperienze
finora (specialmente in Italia) cè il serio rischio
che molte leggi e norme siano sbagliate, tortuose, macchinose
e repressive.
Uno dei pericolosi effetti collaterali del terrorismo è che può essere un pretesto per repressioni della libertà e della privacy del tutto inutili per la prevenzione del crimine, ma desiderate per tuttaltri motivi da vari centri di potere, pubblici e privati.
4. Lo spam rimarrà un grosso problema.
Anche questo, purtroppo, è molto credibile. Di quel
fastidioso malanno non ci libereremo in tempi brevi.
5. Fallimenti, fusioni e concentrazioni continueranno.
Sembra probabile. Anche se le fusioni
e le concentrazioni producono più danni che
vantaggi. Continueranno anche le spinte a
concentrare linternet nelle mani di pochi
operatori dominanti. E avranno, in parte, successo anche se
sono il contrario di ciò che davvero serve in rete (e
molto nocive per chi, come noi, deve trovare uno spazio di
sopravvivenza nellinevitabile predominio americano su tutto
ciò che sarà concentrato).
6. Continuerà la crisi dei PC. Chi non ce lha non
lo vuole avere e chi ce lha non ha motivo di sostituirlo
troppo spesso.
La tendenza è già evidente e dobbiamo sperare
che continui non solo per il hardware ma anche per i troppi
inutili aggiornamenti del software.
7. Continuerà la crisi delle telecomunicazioni e
del wireless.
Finora non si è vista la vera crisi che
dovrà venire (non so quando) in tutti quei paesi, come
lItalia, in cui il mercato è saturo e non
sarà possibile continuare a produrre una crescita
artificiale con complicazioni inutili e
inutilmente costose.
Vedi La
congestione tecnologica
e Percorsi
possibili di un mercato maturo.
8. Ci saranno due percorsi: linternet
for free (gratis) e for fee (a pagamento).
Questo è un tema complesso
e finora non bene approfondito. Che alcune cose siano gratis
e altre a pagamento è ragionevole. Ma è
tuttaltro che semplice decidere quali, come e perché.
9. Larchitettura dellinformazione
diventerà la disciplina fondamentale nella progettazione
dei siti web.
Presto o tardi dovrà succedere ma per ora sembra
ancora imperversante il gioco delle apparenze e degli
effetti cosmetici a scapito dei contenuti.
10. Amazon farà un profitto.
Pare che sia vero. Ma il fatto importante è un altro.
Da sette anni Amazon è un serio e duraturo successo.
Un esempio fondamentale di come dare vero servizio e avere
clienti che ritornano. La verità è che molti
hanno paura di ciò che Amazon rappresenta
perché non sanno, o non vogliono, impegnarsi
seriamente nel servizio e nel tanto proclamato, ma mal
praticato, customer care.
Può essere una buona occasione per rileggere
una intervista a Jeff
Bezos che avevo pubblicato due anni fa. Ma forse non sempre
Amazon razzola come predica. Se resterà fedele alle promesse,
avrà anche nei prossimi anni il successo che merita. Se invece,
ingolosita dala crescita, cominciasse a mancare ai suoi princìpi...
avremmo un altro esempio di come il trionfo possa
dare alla testa e coincidere con qualche sintomo di difficoltà.
Vedi il prossimo numero
di questa rubrica.
* * *
Diamoci appuntamento fra un anno. Non tanto per vedere se
queste previsioni si saranno avverate, quanto per capire se
il mercato avrà avuto finalmente unevoluzione
più seria e costruttiva.