Convegno La Repubblica sull’internet – 12 Marzo 1998 – relazione di Giancarlo Livraghi


6) ... e si sta allontanando ancora di più


Non solo dai dati, ma anche da una serie di altri sintomi, sembra che sia in corso un "salto di qualità" negli Stati Uniti. L’uso della rete sta diventando davvero un’abitudine diffusa, sotto la spinta di fatti socio-culturali, come l’uso della posta elettronica nelle famiglie, e anche di attività economiche. Il marketing in rete, compreso il "commercio elettronico", sta cominciando a diventare una pratica non più limitata a pochi settori specialistici. Questo fenomeno porta a due considerazioni "di segno opposto".

Da un lato aumenta la distanza fra il paese dominante e il resto del mondo (in particolare rispetto ai paesi "arretrati" come l’Italia). Come ho appena detto, questo non dipende solo dal fattore tempo: non si tratta soltanto di un ritardo, ma anche di differenze strutturali del mercato e della società. Le conseguenze possono essere gravi per le economie e le culture di tutto il mondo, e in particolare dell’Europa.

Dall’altro, una diffusione capillare della rete negli Stati Uniti può esercitare un "effetto di trazione" sui paesi, compreso il nostro, che hanno frequenti occasioni di scambio con l’America. Questo potrebbe portare, presto o tardi, a un’accelerazione dell’uso della rete (in particolare dell’e-mail) in tutta Europa – e anche in Italia.

Quali conseguenze ne possiamo trarre per il futuro immediato in Italia? Da un lato dobbiamo essere ancora più prudenti nel non farci illusioni: ogni tentativo di trasferire da noi, in modo acritico e sventatamente imitativo, il "modello americano" può portare a cocenti delusioni. Dall’altro dobbiamo aumentare l’impegno, soprattutto culturale, per non trovarci impreparati.

Già oggi è importante saper gestire la nostra attività rivolta al resto del mondo: che si tratti di esportazione di prodotti, di offerta di servizi o di scambio culturale. E chi impara oggi ad usare bene la rete – che sia una grande o piccola impresa, una persona impegnata in attività culturali, uno studente o un giovane ( anche non) in cerca di lavoro – ne avrà sicuramente un vantaggio domani.

Un "domani" che sembra sempre più lontano, se guardiamo la nostra persistente arretratezza; ma che potrebbe avvicinarsi se l’effetto di "trazione" che proviene dall’accelerazione americana (e dai suoi probabili riverberi in Europa) portasse molte persone e imprese ad accorgersi che "non possono più fare a meno" della rete.



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