|
||||
Per chi viaggia spesso, ci sono soluzioni che permettono di collegarsi da
qualsiasi posto. Se si ha un computer portatile, da qualsiasi telefono ci si può collegare con il proprio provider. Se il provider ha un accesso urbano in quella zona, è tutto normale; se si deve chiamare in interurbana, meglio seguire le cautele indicate sopra (cioè fare collegamenti brevi). Se si è senza computer, si può sempre usare il computer di un amico (se ha un modem). Se il nostro provider ha un accesso in zona, la cosa è semplice. Se no, si può usare telnet. Il nostro amico si collega al suo provider locale; quando con telnet si passa sul nostro provider, si entra con la nostra id e la nostra password, e il gioco è fatto. Alcuni suggerimenti:
Se si viaggia allestero, e non si ha un ufficio o un amico "in loco" che possa offrirci un collegamento in telnet, da molte città è possibile collegarsi con Sprint o con Tymnet, sempre che il nostro provider sia accessibile con questi servizi. Se ci si trova spesso negli Stati Uniti o in grandi città europee, può essere utile abbonarsi a un servizio, come per esempio Compuserve o America Online, che ha collegamenti urbani in molte località, e così collegarci in telnet con il nostro provider abituale. Ci si può collegare anche con un telefono cellulare. Con i cellulari tradizionali occorre avere, oltre al modem, una "interfaccia dati" che si acquista dallo stesso fornitore che produce il telefono. In questo caso non conviene tentare collegamenti a velocità elevata, perché i disturbi nelle trasmissioni "via etere" possono creare difficoltà; meglio "frenare" la connessione a non più di 4800 bps. Con questo sistema, chi scrive queste righe riesce a collegarsi abitualmente da una barca a vela in navigazione, talvolta anche a 50 miglia dalla costa. La situazione cambia con le nuove tecnologie "digitali", come quella usata dai portatili GSM. In questo caso non si usa il modem, ma una data card digitale PCMCIA. I collegamenti sono più stabili: ci si collega normalmente a 9600 bps e questo, probabilmente, è solo linizio. Naturalmente con i "cellulari" ci si collega sempre in tariffa interurbana, quindi è più che mai consigliabile lavorare off-line e fare collegamenti brevi. Nel futuro, probabilmente, con luso di trasmissioni digitali e con nuovi sistemi di satelliti la trasmissione di dati "senza filo" (wireless), cioè "via etere", diventerà molto più comune, e sarà possibile collegarsi anche in zone remote o in mezzo alloceano. Cose già oggi possibili per chi dispone di accessi satellitari privilegiati o di altre connessioni particolari. Ma questi servizi non sono ancora disponibili ai "comuni mortali": per ora dobbiamo limitarci a usare quei collegamenti che possiamo trovare attraverso i cavi telefonici o con luso dei telefoni cellulari nelle aree "coperte". |
||||
|
|