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Da tre anni in tutto il mondo, e specialmente in Italia, si
"parla" molto della rete. Fiumi di parole in articoli, conferenze, convegni,
congressi, trasmissioni televisive eccetera; proliferano le riviste dedicate a
"internet". A questo grande "rumore" (che spesso dà della rete
unimmagine deformata) corrisponde uno sviluppo reale ancora molto limitato. Non è facile stimare la dimensione reale della rete, ma in Italia gli "utenti" internet, cpmpresi quelli"occasionali", sono meno di un milione; lItalia è fra i paesi più arretrati in Europa. Per motivi che sarebbe lungo spiegare qui, è poco credibile la "ridda di cifre" secondo cui il numero di "utenti internet" in Italia sarebbe molto più alto; uno dei motivi di incertezza è la difficoltà di definire con chiarezza il concetto di "utente". Il numero, comunque, sta aumentando abbastanza velocemente; anche se siamo ancora lontani non solo da livelli "americani" ma anche dai paesi più avanzati in Europa. Per una documentazione aggiornata su questo argomento, e in generale sugli sviluppi della rete, vedi la rubrica online Il mercante in rete. Inoltre la maggior parte delle persone fa un uso specifico della rete: chi la usa per motivi professionali, chi per fare soprattutto corrispondenza, chi per conversazioni (chat), chi per gioco, chi per partecipare a conferenze o forum su singoli sistemi o ad aree di dialogo in rete su argomenti di suo interesse. O chi ha una mailbox e un modem perché "è di moda", ma non se ne serve quasi mai... Il numero di persone che "naviga" sulla rete, per esempio esplorando la World Wide Web, è ancora piccolo; e per la maggior parte degli utilizzatori questa è unattività occasionale. Ma la situazione sta cominciando a cambiare. Fra la fine del 1997 e linizio del 1998 si comincia a notare la presenza in rete di persone che prima erano diffidenti o poco interessate. Siamo ancora molto lontani dai livelli americani e anche dai paesi europei più avanzati; ma luso della rete comincia a diffondersi anche da noi. |
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