Il modello proposto nei capitoli precedenti non è riducibile a uno schema.
Anzi dovrebbe essere inteso più come un complesso di valutazioni e criteri (utilizzabili anche in schemi diversi) che come una procedura rigida.
Ma se qualcuno lo considera utile come pro memoria... ecco uno schema riassuntivo del processo di definizione della strategia.
Per chi volesse stampare questo schema
qui
ce nè una versione che dovrebbe stare
in una pagina A4 con la maggior parte delle stampanti
Può essere utile ricordare, a questo punto, che non sempre è possibile, e non sempre è necessario, percorrere uno per uno tutti i passi indicati in questo schema. Ma anche quando si procede in un modo più semplice (affidandosi al buon senso e alle lezioni dellesperienza) è utile ricordare qual è il metodo e verificare in pratica, lungo il percorso, se nonostante qualche salto nel processo si stia lavorando con una strategia coerente ed efficace.
Post scriptum
Da chi ho imparatoDevo moltissimo ai miei maestri. Ad alcuni ottimi insegnanti che ho avuto nella mia carriera scolastica, dalle elementari alluniversità. A molti eccellenti professionisti con cui ho avuto il privilegio di lavorare. Alle persone che hanno costruito culture professionali di straordinaria qualità in particolare David Ogilvy. Agli autori di libri, studi e analisi sui più svariati argomenti che hanno a che fare con la natura umana, con la comunicazione e con la conoscenza in tutti i suoi aspetti.
Alle imprese per cui ho lavorato, di cui molte hanno una forte cultura di marketing e comunicazione ma tutte hanno dato un contributo insostituibile alla mia esperienza permettendomi di capire i loro problemi e di verificare nei fatti teorie, metodi e idee.
Ma soprattutto alle persone di ogni specie che ho incontrato in ogni angolo del mondo e che (anche senza saperlo) mi hanno insegnato più di quanto avrei mai potuto imparare da qualsiasi libro o in qualsiasi aula universitaria.
Un esempio fra mille ricordo con affetto e stima una persona che di mestiere fa il falegname, è un eccellente musicista e un buon marinaio. È un autodidatta ma ha sottigliezze culturali che mancano a molti professori. Un giorno mi stava spiegando la forma donda generata dal movimento di una barca a vela e gli effetti che ne derivano. Nei manuali questo fenomeno è descritto in pagine e pagine di idrodinamica, con formule complesse. Ne fece un disegno e disse: «vedi, è un patatoide». Non dimenticherò mai quella definizione; e non dimenticherò mai la lezione che mi ha dato su come comunicare con semplicità ed efficacia.