Le onde dei pensieri
Saturazione e innovazione
Ormai è evidente che ha poco senso parlare di nuova economia. Perché queste parole sono usate in così tanti significati diversi e confusi che non si capisce che cosa vogliano dire. E anche perché, mentre è vero che ci sono innovazioni profonde nei sistemi di comunicazione, ciò non significa che non trovino più applicazione i concetti fondamentali di economia e di mercato.
È accaduto con sorprendente frequenza, in settori oggi considerati tradizionali, che una rapida espansione fosse percepita come una tendenza lineare e che si facessero pesanti investimenti proprio nel momento in cui il mercato si avviava a un inevitabile assestamento o maturazione e perciò a una crescita meno veloce. È quasi inevitabile, a questo proposito, riproporre quella classica linea di sviluppo che è la curva logica o gaussiana usata prima dai biologi e poi largamente applicata alle evoluzioni sociali ed economiche e allo specifico sviluppo di mercati, prodotti o servizi.
Il significato di questa curva è ben noto e comunque evidente. Quasi tutti i fenomeni hanno un inizio lento, una fase di forte accelerazione e poi un assestamento quando si arriva a una soglia di (relativa) saturazione. Uno dei problemi è che non è facile prevedere il tempo (quando avverranno i cambiamenti di fase) e la quantità (a quale livello dimensionale cambierà landamento).
Mi sembra il momento proprio ora di affrontare questo problema dal punto di vista del mondo wireless. Con qualche fondamentale distinzione.
Se parliamo in generale di connessioni (via cavo o via etere) non sembra che sia vicina alcuna soglia di assestamento. Il problema semmai è quali applicazioni e sistemi meritino maggiori investimenti e a quali mercati (cioè tipi di utilizzo) debbano essere destinati.
Ma la situazione è diversa in settori specifici: per esempio le telefonia cellulare. Si parla, suscala mondiale, di rallentamento delle vendite ed è tuttaltro che sorprendente. Nuove strategie (molto diverse da quelle seguite finora) potrebbero aprire immensi mercati in quellampia parte del mondo in cui la telefonia dei ricchi non si può diffondere. Ma nei mercati evoluti tipicamente lItalia è evidente che siamo vicini alla soglia in cui tutte le persone che desiderano avere un telefono mobile (e che se lo possono permettere) ce lhanno. Il mercato sta per diventare saturo. Per i venditori di connessione si tratterà di difendere o guadagnare quota in un mercato maturo. Per i produttori di telefoni si tratterà di adattarsi al mercato (relativamente piccolo) della sostituzione o di puntare sullinnovazione. Per tutti si tratta di affrontare una concorrenza di prezzo su due fronti: da un lato linevitabile discesa di prezzi e tariffe, dallaltro la difesa di prezzi non troppo bassi offrendo valori tangibili di qualità e di servizio.
A questo punto si pongono alcuni grossi problemi. Uno di questi è il criterio con cui si definisce linnovazione. In un sistema di imprese abituato a una crescita veloce, e allimperversare di innovazioni artificiose e inutili, sarà forte la tentazione di continuare sulla stessa strada. Che nel breve periodo potrà forse registrare ancora qualche successo ma in prospettiva si rivelerà un vicolo cieco.
Mi si perdoni quello che sembra, ma non è, un banale gioco di parole. In un mercato maturo occorre maturità nella gestione dimpresa e nelle strategie di mercato. Si parla molto di cutsomer empowerment (compratori più accorti ed esigenti) e non è una favola. Finora i fatti, in questo mercato, hanno dimostrato il contrario. Ma è poco credibile che limperio dellofferta possa prevalere allinfinito sulle reali esigenze della domanda.
Presto o tardi il mercato dovrà assumere una fisionomia più realistica. Linnovazione dovrà puntare su ciò che è veramente utile e su una ragionata e concreta diversificazione. Laggeggio o il servizio avanzato che è utile per alcuni non lo è per tutti. Si avvicina il momento in cui le mode forzate, linnovazione fine a se stessa, i prodotti complessi buoni per tutti (e perciò utili a nessuno) non troveranno più mercato. Linversione di percorso potrà avvenire in due modi. Per un intelligente cambiamento nella strategia delle imprese. O in modo più violento, con assestamenti tettonici, terremoti e crolli come dimostra lesperienza di tante discutibili avventure nella cosiddetta new economy. Credo che non ci sia alcun modo, almeno per ora, di prevedere quale delle due ipotesi si avvererà; né quando. O come si mescoleranno eventi delluna e dellaltra specie. Ma una cosa mi sembra chiara: il cambiamento è inevitabile e sarà profondo.