Il potere della stupidità
Kali

Questa recensione è stata pubblicata in inglese
e ovviamente riguarda quella edizione di The Power of Stupidity.
Ma le stesse osservazioni si possono riferire
anche al libro in italiano – e perciò eccone una traduzione.


Una recensione in “Associated Content” – 17 settembre 2009


Finalmente, un libro di testo
della stupidità umana

di Wayne McDonald


Chi conosce un po’ le cose che ho scritto è consapevole del mio amore per gli stupidi che, nella più recente misurazione, era circa 6,27 nanometri. A quei lettori che desiderano sviluppare il loro personale disgusto per la stupidità, devo consigliare The Power of Stupidity di Giancarlo Livraghi.

Questo libro è il risultato dei decenni di impegno di Livraghi per stabilire una base concettuale che definisce le fondamentali origini della stupidità, le sue manifestazioni sociali e una guida alla sua prevenzione. Nelle sue pagine si trovano alcune delle più profonde osservazioni su un argomento di cui, come del tempo che fa, “tutti parlano ma nessuno fa qualcosa”.

Cominciamo con i suoi “tre corollari” alle Leggi della stupidità umana di Cipolla.

1. In ognuno di noi c’è un fattore di stupidità che è sempre maggiore di ciò che pensiamo.

2. Quando la stupidità di una persona si combina con la stupidità di altre, l’effetto cresce in modo geometrico – cioè per moltiplicazione, non addizione, dei fattori individuali di stupidità.

3. La combinazione delle intelligenze di persone diverse è più difficile della combinazione di stupidità.

Ma perché qualcuno dovrebbe dedicare più di una distratta occhiata a un libro su questo argomento? Livraghi ci dice come, fin da bambino, aveva cominciato ad accorgersi che:

«(Lo) studio della storia, come l’osservazione delle cronache quotidiane, porta all’inevitabile conclusione che la principale causa di terribili errori è una: la stupidità. È sorprendente che un problema così grave sia così poco capito».

Livraghi potrebbe averci dato, in un paragrafo, la spiegazione dell’apparentemente irrefrenabile diluvio di imbrogli finanziari in cui la nostra nazione si dibatte quando scrive:

«Uno dei motivi per cui il problema della stupidità è mal capito è la confusione fra intelligenza e astuzia. La percezione diffusa è semplice quanto distorta. Furbo è chi riesce a prevalere con l’inganno. Tonto è chi ne subisce le conseguenze. Si ammira la destrezza di chi riesce nell’imbroglio, si disprezza e si deride chi ne rimane vittima».

Voglio assicurare al lettore di questa recensione che tali “perle di saggezza” sono solo un frammento dei tesori che si trovano in questo breve libro.

Le credenziali di Livraghi come scrittore e come studioso della stupidità sono molto notevoli. I suoi classici saggi Il potere della stupidità (1996), La stupidità del potere (2002) e Tre sorelle della stupidità (2003) saranno un giorno riconosciuti come le basi su cui si costruirà il moderno studio della stupidità. In questo senso, è più che corretto affermare che, un giorno nel futuro, The Power of Stupidity sarà visto con lo stesso rispetto che ora abbiamo per i Principia di Newton.

Ti consiglio, gentile lettore, di comprare subito una copia di questo fondamentale studio della stupidità umana.

Wayne McDonald




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