Il potere della
stupidità
La stupidità della maleducazione
Un articolo su Etiquette agosto 2008
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In questi giorni è uscita la terza edizione di un libro dal titolo inquietante: Il potere della stupidità (Giancarlo Livraghi M&A editori).
Considerando la stupidità la più grande forza distruttiva dellumanità, il testo ne analizza la vastità attraverso i vari comportamenti umani, la storia, la cultura, il potere, gli atteggiamenti quotidiani, levoluzione. Poco margine è stato lasciato alla comicità, che di solito accompagna e sottolinea atteggiamenti stupidi; molto invece alle analisi del problema da un punto di vista storico-sociale.
Ho scorso i vari capitoli, tutti di grande interesse e attualità. A mio parere ne manca uno che sarei pronta a condividere: la stupidità della maleducazione.
La maleducazione è stupida e volgare perché incapace di logica e di buon senso. Il galateo apparecchia la tavola, anche la più disadorna e frugale, usando logica e buon senso. Il coltello e il cucchiaio a destra del piatto perché si usano con la mano destra; la forchetta a sinistra perché si usa con la mano sinistra. Ogni altra sistemazione è soprattutto stupida; poi anche disordinata e forse non rispettosa delle regole.
In un luogo pubblico entra prima luomo seguito dalla donna, se la porta si apre verso linterno, perché luomo entrando tiene aperta la porta in favore della donna. Che cosa cè di superato in questa regola, che per buon senso dovrebbe essere considerata normale? In un tavolo a due, luomo siede alla destra della donna non per seguire il capriccio di una regola, semplicemente per poterla servire con la mano destra senza inutili equilibrismi.
Lintelligenza è per definizione la capacità che lanimale ha di adeguarsi allambiente e alle circostanze: definizione che ci rende uguali a tutti gli animali della terra. Ci distingue dagli animali la nostra migliore capacità di elaborare forme di comunicazione. Una delle forme di comunicazione più importanti è il difficile percorso della comprensibilità, della chiarezza e del buon senso.
Quello che io chiamo galateo.
Elda Lanza
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di presentazine del libro