Il potere della
stupidità
Larte di
essere
meno stupidi
Recensione su
Comunitàzione
23 giugno 2005
Sono uno stupido sprovveduto. Meglio che essere uno stupido bandito, direi. Ma vorrei imparare a essere intelligente; al massimo sprovveduto-intelligente.
Giancarlo Livraghi in altri suoi libri si occupa di comunicazione nei suoi valori culturali e nelle sue applicazioni concrete. Ma ora ha pubblicato un saggio dal titolo esplicativo: Il potere della stupidità. Su un argomento finora poco studiato e approfondito, la stupidità umana, Livraghi consegna alla storia un saggio di eccezionale fattura.
«La stupidità è la più grande forza distruttiva nella storia dellumanità. Ma non è invincibile». È questo lo spirito con il quale Livraghi ha mosso i passi nel suo libro, studiando il modo di operare comune, alla ricerca della stupidità perché se la si sa riconoscere è più facile prenderne coscienza, stare attenti, ridurne le conseguenze e controllarla.
Riconoscere le persone stupide che ci stanno intorno, però, non penso sia il vero rimedio. Credo che (accettando uno dei suggerimenti dellautore) sia più utile unanalisi personale: dove mi colloco nel grafico stupidologico, usato in due capitoli di questo libro secondo i criteri di Carlo Cipolla?
«Se impariamo a conoscere la stupidità ci dirà Livraghi possiamo anche sapere come, dove e quando è più probabile che si manifesti».
Esiste una via duscita?
Quella che emerge, forte e chiara da questo saggio è la conoscenza della stupidità, perché riconoscere la malattia significa mettersi sulla buona strada. Ed è con la curiosità (come è spiegato in varie parti del libro e come a me sembra particolarmente importante) che si ottengono i risultati migliori: la curiosità di conoscere, scoprire, inventare, ricostruire, reinventare...
Il viaggio di questo libro, come degli altri di Livraghi, non si ferma sulla carta e prosegue il cammino sul sito stupidita.it.
Spero che qualche docente pensi di assegnarlo come libro di testo.
Luca Oliverio
ritorno alla pagina
di presentazine del libro