Una delle grandi qualità dell’internet è che tutto si evolve, tutto cambia, tutto si trasforma. Ma è anche uno dei problemi, perché richiede continua attenzione. Se questo è vero della rete in generale, lo è anche di ogni attività e presenza online. Anni fa... ho esitato a lungo prima di aprire questo sito; perché sapevo che quando si comincia non si finisce più. Diventa un impegno quasi quotidiano, una continua necessità di aggiornamento, approfondimento, modifica e correzione.

Altre attività hanno una scadenza. Un libro non sarebbe mai finito se non ci fosse un giorno in cui il testo completo dev’essere consegnato all’editore. Un articolo per un giornale o una rivista dev’essere pronto per un certo giorno e non è più modificabile. In ogni lavoro, in ogni impegno, c’è una data oltre la quale ciò che è fatto è fatto – possiamo smettere di pensarci fino alla prossima volta. Ma online... il flusso è continuo, nulla è mai definitivo.

Mi scuso con chi legge per il fatto che non sempre, quando c’è qualcosa da aggiornare, trova una nota aggiunta a un vecchio testo o un link a un testo successivo. Tenere tutto aggiornato è un’impresa praticamente impossibile. Questo è uno dei motivi per cui nel sito era stata inserita una funzione search – che ora è stata tolta perché ormai pochi lettori la usano. Infatti può essere facilmente sostituita usando Google (o un altro motore di ricerca) abbinando “gandalf.it” con una o più parole per identificare l’argomento.

Anche sulla struttura del sito mi trovo spesso a ragionare, a chiedere consiglio, ad ascoltare le opinioni delle persone che mi scrivono. Così ogni tanto cambio o aggiungo qualcosa. Spesso sono piccoli cambiamenti, quasi impercettibili; ma spero siano utili a chi legge. Ed è un percorso senza fine, un impegno che non si esaurisce mai.

Ci sono ancora cose che so di dover fare, nell’incessante tentativo di rendere più agevole e gradevole l’esplorazione. Le farò – appena troverò il tempo. Intanto molti lettori mi dicono che trovano facile e pratica l’architettura del sito. Ne sono molto contento... ma sarei uno sciocco se me ne accontentassi. Si può sempre far meglio. Panta rei. Il compito non è mai finito.

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