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Mentre stavo finendo di scrivere un libro su ciò
che le imprese dovrebbero fare in rete (con qualche
difficoltà a svolgere compiutamente il tema in
duecento pagine) l'editore mi ha chiesto di riassumere
l'argomento in mezza pagina (2000 battute) da inserire in
un'enciclopedia sul management che sta pubblicando. L'impresa
non è facile... spero di esserci riuscito.
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Le possibilità di usare l'internet per migliorare
l'efficienza e il successo di un'impresa sono molte, solide e
concrete. I risultati ottenuti finora (non solo in Italia)
sono in generale scarsi e deludenti. I motivi sono
quattro.
In un terreno nuovo e in continua
trasformazione è inevitabile che manchino esperienze e
competenze consolidate.
Si tende a pensare a soluzioni banali e
"preconcette". Come credere che l'internet sia solo
o soprattutto uno strumento di vendita; o che la prima cosa
da fare sia "metter su un sito web" spesso senza
un'idea chiara di perché lo si fa e quale ruolo debba
avere.
Si dà priorità alle tecnologie
anziché alla strategie e ci si affida troppo spesso a
presunte soluzioni standardizzate "chiavi in mano"
che sono inutili se non sono messe al servizio di una chiara
e ben definita strategia d'impresa.
Operare efficacemente in rete consuma le due cose
più preziose e meno disponibili: tempo e risorse
umane.
La soluzione dei primi tre problemi è
concettualmente semplice. Non invertire l'ordine delle
priorità ma applicare anche alle attività
online gli stessi criteri di ogni ragionevole gestione
aziendale: prima la strategia, poi il progetto esecutivo, e
solo dopo la scelta degli strumenti e delle soluzioni
tecniche. Partendo non da uno specifico settore ma dalla
totalità della strategia d'impresa e trovando le
sinergie fra diversi fattori (dalla logistica al marketing,
dalla ricerca e sviluppo a tutti i sistemi di relazione,
interni ed esterni, del sistema impresa).
Una chiave fondamentale per la corretta impostazione di
qualsiasi progetto online è dare priorità alle
relazioni e ai fattori umani. La rete non è fatta di
tecnologie, macchine e protocolli. È fatta di
persone.
Il quarto problema è il più difficile; e la
remora più forte a un impegno serio (non
"cosmetico") nell'uso del networking. La soluzione
può essere diversa secondo le dimensioni e la
struttura dell'impresa, ma sostanzialmente fa capo a due
scelte "irrinunciabili":
Un impegno chiaro e costante da parte del
vertice dell'impresa.
Un nucleo dedicato, che non è necessariamente
numeroso ma deve poter contare sulla collaborazione di tutte
le funzioni.
Infine, la strada migliore è non investire troppo
all'inizio ma scegliere soluzioni "scalabili" e
flessibili; e predisporre riserve sufficienti per poter agire
con continuità nel tempo. La qualità più
importante della rete è la possibilità di
continua sperimentazione e verifica.
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