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Mentire con le statistiche


Huff: ecco i trucchi
e le menzogne delle statistiche


Recensione su Il Messaggero – 13 agosto 2007



Sembrerebbe un breviario su come usare le statistiche per ingannare. In realtà, rinnegando le cattive intenzioni, il libro fa esattamente il contrario e fornisce una chiave di interpretazione intelligente di tutti quei numeri che ogni giorno politici, esperti o giornalisti presentano come inconfutabili elementi di prova delle tesi più disparate.

Sempre attuale il saggio di Darrel Huff con le ironiche vignette di Irving Geis, per la prima volta in edizione italiana, condensa con grande concretezza e precisione scientifica le falle delle indagini statistiche.

Chi non ha mai sentito parlare di procedure di campionamento, differenza tra media aritmetica, moda e mediana, grafici pittorici, numeri pseudoconnessi e post hoc, scoprirà un vaso di Pandora contenente tutti i trucchi del far passare per verità ciò che verità non è.

Ad esempio: il fatto che più persone siano morte in incidenti aerei l’anno scorso rispetto a quarant’anni fa non significa che gli aeroplani moderni siano più pericolosi, solo che oggi ci sono aerei più grandi e molte più persone si servono di questo mezzo di trasporto. Con la stessa insensatezza si potrebbe tentare di dimostrare che la buona visibilità è più pericolosa della nebbia perché sono avvenuti più incidenti nei giorni di sole. La spiegazione c’è ed è semplice: in un anno ci sono più giorni di sole che di nebbia.

La morale: mai abbassare la guardia della critica di fronte a una statistica, meglio chiedersi: Chi lo dice? Come fa a saperlo? Qualcuno ha cambiato l’argomento? E, soprattutto, è credibile?


Mario Coffaro





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