Questo non è un libro di ricette. Non propone
soluzioni prefabbricate, né formule standard. Non
è un trattato tecnico sulle nuove tecnologie. È
un libro pensato e scritto dal punto di vista delle imprese,
che cerca di definire in modo concreto i criteri con cui
realizzare un uso efficiente dei nuovi strumenti ora
disponibili. Ho cercato di analizzare la situazione nella sua
realtà: le difficoltà che ci sono e il modo per
risolverle; le occasioni che si offrono e il modo per
coglierle. Senza falsi ottimismi, ma anche con una profonda
convinzione che i nuovi sistemi di comunicazione offrono
possibilità molto interessanti. Ignorare queste
risorse può essere un rischio; ma non per questo il
problema va affrontato in modo "difensivo". Al
contrario, penso che ogni impresa debba pensare soprattutto a
come usare i nuovi strumenti per aumentare la sua forza
competitiva.
Non credo nelle formule magiche o nelle soluzioni
miracolose, che troppo spesso ci sentiamo promettere.
Perché sono convinto che non esistono, specialmente in
un terreno come questo, nuovo e in continua evoluzione. Ma
soprattutto perché credo che la strada dell'ovvio (o
dell'imitazione) sia la più debole e pericolosa. La
rete offre a ogni impresa una straordinaria
possibilità di essere se stessa, di valorizzare la sua
diversità. Di non cercare una "quota" in un
nuovo mercato, ma costruire un mercato a sua immagine e
somiglianza.
Non riesco a immaginare un'impresa, grande o piccola,
locale o multinazionale, che non possa trarre un grande
vantaggio dalle nuove tecnologie di comunicazione; se le usa
non in base a un ipotetico modello ideale, ma molto
più concretamente secondo le sue esigenze, il suo
sistema di relazioni e la sua cultura.
Ho scritto queste pagine pensando alle imprese italiane.
Non perché siano sostanzialmente diverse le cose che
direi a Londra, a Bombay o a New York. Ma perché sono
profondamente convinto che le nostre imprese abbiano,
più di altre, le risorse, lo stile e le
capacità che servono per vincere con la rete. Spero
che questo libro possa dare un piccolo contributo al successo
delle nostre imprese in un mondo sempre più complesso
e competitivo, ma anche sempre più ricco di occasioni
per chi le sa cogliere; non lasciandosi trascinare dalle
tecnologie, ma mettendole al servizio delle sue idee, della
sua inimitabile identità, delle relazioni di
collaborazione e fiducia di cui si nutre la nuova
economia.