girasole

La coltivazione dell’internet

Introduzione

Fantasia, umanità e pazienza

 
 
 
 

Una signora, in una piccola città degli Stati Uniti, voleva comprare un’automobile; ma non era soddisfatta del prezzo che le offrivano i concessionari della sua zona. Andò esplorando nell’internet finché trovò altre 49 persone che volevano lo stesso modello. Poi chiese ai concessionari: «Che sconto mi fai se ne compro cinquanta tutte insieme?»

Qualche anno prima, un altro americano aveva una figlia afflitta da una malattia rara e poco conosciuta. Con grande pazienza e con la forza della disperazione andò cercando nella rete finché riuscì a trovare alcuni medici, dispersi in angoli diversi del pianeta, che avevano qualche conoscenza su quella patologia. Con l’unione delle loro diverse esperienze si trovò una cura. La ragazza guarì.

C’è un’impresa online con un solo "addetto" e un fatturato annuo di 50 milioni di lire (tutto all’esportazione). Come può sopravvivere un’azienda così minuscola? Il titolare ha un altro lavoro – e uno stipendio. Della sua attività in rete si occupa la sera, dopo l’orario d’ufficio. Gli chiesi se questo doppio lavoro era troppo pesante; mi rispose: «No, mi piace dialogare con la gente; è meglio che guardare la televisione». Disse anche: «Il mio inglese è un po’ approssimativo, ma ci scherzo su e i miei clienti si divertono».

Una gigantesca società americana sviluppa un nuovo prodotto con un metodo interamente informatizzato: tutto, dalla progettazione alla logistica, è in elettronica – compresa la gestione dell’outsourcing. Dal punto di vista tecnico, l’operazione funziona; ma l’impresa perde ordini perché non rispetta le scadenze di consegna. Ha trascurato il fattore umano; non ha saputo conquistare la fiducia dei fornitori, che non hanno fatto tempestivamente gli investimenti necessari.

Un’impresa produce impianti industriali ad alta tecnologia. Ovviamente non ha un "sito web" né un catalogo online. Ma ha organizzato in rete il servizio di assistenza tecnica e aggiornamento degli impianti per i suoi clienti, fra i quali ci sono alcune grandi imprese multinazionali. Da una piccola città italiana gestisce online soluzioni industriali e produttive in mezzo mondo.

Un’impresa italiana è leader mondiale in una categoria di prodotti particolarmente adatti a essere venduti "a distanza". Offrirli anche in rete era una scelta naturale; ma il rodaggio non è stato facile, per la complessità dei problemi logistici e di comunicazione. Ora la vendita online comincia ad assumere dimensioni rilevanti... ma irrita i distributori in alcuni paesi, che vendono a prezzi molto più alti di quelli offerti in rete (necessariamente "uguali per tutti"). L’impresa si trova in un’impasse: frenare la rete... o premere sull’acceleratore affrontando il conflitto con gli intermediari?

Un’impresa automobilistica fa un uso intenso delle reti informatiche per gestire fornitori, concessionari, officine, servizi di assistenza, logistica, ricambi. La filiale italiana è in serie difficoltà perché i sistemi sono gestiti da un unico centro in Europa, con un irrigidimento che impedisce di dare un servizio adeguato alle esigenze dei concessionari e dei centri di assistenza.

Un pizzicagnolo a New York offre consegne a domicilio con ordinazione online. Non usa l’internet, ma un collegamento diretto in telefonia locale – che gestisce facilmente in modo "casalingo".

Una piccola impresa italiana si avventura in rete con la speranza di vendere i suoi prodotti. I risultati sono deludenti. Ma c’è uno sviluppo imprevisto: si apre un dialogo con un’impresa americana con capacità tecnologiche e distributive complementari. Ne nasce prima una joint venture e poi una fusione fra le due società.

Un ragazzino, in una piccola città americana, organizza una minuscola casa editrice online per scambiare idee, pensieri, giochi e scherzi con gli amici. La comunità si evolve, si allarga, sviluppa contenuti; che cambiano e si arricchiscono col crescere dell’età dei partecipanti. Qualche anno dopo, finita la scuola, ha già un lavoro. L’idea nata come trastullo è diventata un’impresa, che si sta sviluppando al di là di ogni previsione.

Queste, e tante altre storie che potrei raccontare, secondo me hanno una morale. Non c’è un modo standard per usare la rete. Le possibilità sono infinite e ognuno di noi, con un po’ di fantasia e molta pazienza, può trovare una soluzione "unica e inimitabile". È la cosa più importante che ho imparato in anni di studio sulla comunicazione in rete; e il filo conduttore di questo libro.




A questo punto, vorrei chiedere un po’ di pazienza a chi comincia la lettura. I primi capitoli possono sembrare un po’ lontani dalle soluzioni di diretta applicazione pratica – di cui si parla più avanti. Ma alcune considerazioni generali mi sembrano necessarie per inquadrare i ragionamenti che seguiranno.



Se in questa pagina non cito i nomi delle persone e delle imprese, non è solo per motivi di privacy o di riservatezza professionale. Non è importante il caso specifico, ma la lezione che se ne può ricavare. Le storie sono vere (o almeno credo – perché quelle che non conosco direttamente vengono da fonti attendibili). Ma anche se fossero inventate sarebbero significative.



 
 


imdice
Indice dei capitoli online


girasole
Ritorno alla pagina iniziale
di presentazione del libro





Homepage Gandalf
home